VENETO Rossoni Giordano Bruno

1944

  • Giordano Bruno Rossoni, n. 1907 Padova, 27 dicembre 1944 Mathausen.
    Dopo l’armistizio, cessata ogni possibilità di resistenza, varcava animosamente le linee del fronte per congiungersi alle truppe fedeli ed, offertosi volontario per una pericolosa missione, veniva sbarcato da un sommergibile sul litorale veneto. In sei mesi di coraggiosa ed intelligente attività rendeva, nel campo informativo, servizi vivamente apprezzati. Caduto in mani tedesche e più volte sollecitato ad entrare al servizio del nemico, sempre rifiutava per quanto ben consapevole che solo così avrebbe potuto salvare la vita e, disdegnando ogni doppio gioco o morale compromesso, con nobile testimonianza, asseriva di voler lasciare alla moglie e al figlio, che teneramente amava, pura eredità di memoria. Manteneva e fermamente rinnovava questo suo divisamento fra le lusinghe e brutali sevizie nei campi di internamento tedeschi e, soldato fedele, veniva dalle 55. germaniche barbaramente soppresso. Mathausen (Germania), 27 dicembre 1944.
  • Altre decorazioni: M.A. sul campo (Cielo di Marsa Matruch, giugno 1942); trasferito in s.p.e, per m.g. (A.O., 1937).
    Aviere volontario nel febbr. 1926, fu ammesso un anno dopo ad un corso di pilotaggio come all. serg. pilota. Promosso aviere scelto nel giugno 1927, nel genn. 1928 conseguì il brevetto di pilota militare e il grado di sergente. Congedato
    nel 1930, fu richiamato a domanda l’anno dopo; promosso serg. magg. nel 1935, venne nominato sottoten. di cpl, nell’aprile 1936 ed inviato in A.O. partecipando alle operazioni in Etiopia. Rimpatriato nell’aprile 1938 col grado di ten. in s.p.e., fu promosso capititano nel sett. 1940 e, nominato comandante di squadriglia, prestò servizio nel 20° stormo O.A., poi al 76° gr. autonomo O.A. ed infine , dal febbr. 1942, nel 158° gr. autonomo d’assalto. Ricoverato in ospedale per ferite nel nov. dello stesso anno, riprese servizio nel maggio 1943 a Padova, nel btg. presidiario della 2^ squadra aerea, dove trovavasi alla dichiarazione dell’armistizio. Portatosi a Bari ed assunto in forza dal Comando della 4^ squadra aerea, nel genn. 1944 fu messo a disposizione del Comando Supremo per il S.l.M.
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