TASSETTO Cesare

Sono le ore 11.45 del 21 dicembre 2016: il Cimitero Maggiore di Padova è riscaldato da un sole tiepido e discreto, mentre nostro papà viene tumulato nel Riquadro Militare.
Ma chi è nostro papà?
Cesare Tassetto, appuntato dei Carabinieri in congedo, nasce il 27 febbraio 1920 a Dolo (Venezia): dopo essere stato chiamato al servizio di leva, al distretto di Trieste ed essere stato posto in congedo illimitato, il 17 marzo 1940 viene chiamato alle armi e il 13 marzo 1943 si arruola nel Corpo dei Carabinieri Reali, Legione Allievi CC. RR a Roma.
Probabilmente si inserisce fra gli ultimi Carabinieri reduci ed ex combattenti della 2^ Guerra Mondiale, avendo preso parte alle operazioni di guerra del Regio Esercito, tra il 1941 e il 1943, su più versanti: sulla frontiera italo-jugoslava, sulla fascia di copertura costiera del Mediterraneo e nei Balcani.

 

 

 

Roma 1943. Opsedale militare del Celio.

Il 9 settembre 1943, all’indomani dell’Armistizio, durante i combattimenti contro le Forze Armate Tedesche presso lo scalo ferroviario di Monterotondo (Roma),  viene gravemente ferito e ricoverato all’ospedale militare di Roma: solo la licenza straordinaria per motivi di salute, che lo allontana dalla città occupata, gli consente di sottrarsi alla cattura e alla deportazione, ricongiungendosi poi ad un comando italiano.
Le gravi ferite riportate nei combattimenti per la difesa della Capitale lo autorizzano a fregiarsi del “Distintivo d’Onore”, mentre la sua partecipazione al conflitto gli consente la decorazione con Croce al Merito di Guerra.
I suoi trentacinque anni di servizio nell’Arma dei Carabinieri (1940-1975) lo portano collezionare ulteriori riconoscimenti: l’Encomio Solenne del 1960 per l’impegno nel nubifragio a Crotone del 1959, l’Attestato di Benemerenza del 1966 per l’alluvione di quell’anno, la Croce d’Argento e la Croce d’Argento con stelletta per anzianità di servizio.
Si è spento all’età di 96 anni, consumato nel fisico, ma con la grande dignità propria di chi, indossando la divisa, ha servito la Patria per tutta una vita: il 21 novembre 2016, proprio il giorno della Virgo Fidelis, Patrona della Benemerita.
Per soddisfare un desiderio espresso in vita dal papà e riunendo i requisiti, ci siamo attivati, con grande caparbietà e determinazione, presso il Commissariato Generale per le Onoranze ai Caduti del Ministero della Difesa, sì da ottenerne una sepoltura che premiasse la sua scelta di vita: ora il papà riposa nel Riquadro Militare del Cimitero Maggiore di Padova. (i figli, Paolo e Paola). (Aggiornato al 18 febbraio 2021)