Granatieri del Gruppo di combattimento FRIULI

I GRANATIERI DI SARDEGNA DEL III BATTAGLIONE

Gli_uomini_del_Raggruppamento_Speciale_Granatieri_in_Corsica

I° Battaglione Speciale Granatieri di Sardegna

Il I° Battaglione Speciale Granatieri di Sardegna, mobilitato in data 27 giugno 1942, pochi giorni dopo raggiungeva l’isola d’Elba per esigenze di carattere addestrativo.
Dal giugno al novembre dello stesso anno veniva effettuato un intenso addestramento allo sbarco su spiaggia e su costa rocciosa.
Il giorno 11 novembre, ad attuare l’esigenza C2, il Battaglione, inquadrato nel Raggruppamento Speciale Granatieri di Sardegna, sbarcava a Bastia, senza incontrarvi resistenza. Da Bastia il Battaglione si trasferisce ad Ajaccio perchè destinato alla difesa della fascia costiera antistante la capitale corsa.
La permanenza in Corsica fino all’8 settembre 1943 trascorre senza avvenimenti degni di rilievo. In un primo tempo il Battaglione è alle dipendenze tattiche della Divisione “Cremona”; successivamente assieme al confratello del Raggruppamento Speciale, a reparti mitraglieri, a bersaglieri ciclisti, viene a costituire il Raggruppamento Celere Sud agli ordini del Generale Giancarlo Ticchioni.
Il 1° settembre 1943 trova il Battaglione Granatieri dislocato nella pineta di Ospedale, sulla rotabile di Zonza, a 19 chilometri da Porto Vecchio.
All’atto dell’armistizio i Granatieri di Sardegna fedeli al giuramento prestato, affermano la decisa volontà di non lasciarsi sopraffare e di combattere contro l’alleato di ieri che ha già dato indubbie prove di malafede.
Infatti a Sartene, a seguito di incidenti tra “maquis” corsi e soldati tedeschi, un plotone granatieri viene improvvisamente attaccato da preponderanti forze germaniche e sottoposto ad intenso fuoco di artiglieria e mortai.
Il plotone, pure avendo subìto numerose perdite, reagisce con le sue armi e, uscito da Sartene saldamente tenuta dai tedeschi, riesce a raggiungere il resto del Battaglione trasferitosi a Zonza.
In seguito a questo e ad altri proditori attacchi mossi dai tedeschi a reparti italiani isolati, i tedeschi vengono considerati nemici ed ha inizio da parte italiana il ciclo dei combattimenti per cacciarli dall’isola.
Il giorno 13 settembre il Battaglione Granatieri in seguito ad ordine del Comando Raggruppamento Celere Sud si trasferisce da Ospedale a Zonza, dove alle ore 08,30 del mattino ha inizio un combattimento tra i granatieri ed i reparti motorizzati tedeschi di Quenza che tentano di forzare la linea dei posti di blocco. In seguito al combattimento sostenuto per lo più dal II Battaglione Granatieri, i tedeschi vengono decisamente respinti.
Nei giorni successivi il Battaglione viene dislocato a sud ed a est di Zonza a difesa delle provenienze da Portovecchio, fortemente presidiate dai tedeschi, e da Levie.
Il giorno 15 settembre i granatieri del I e II Battaglione assieme ad un Battaglione Alpini provenienti da Aullene, concorrono all’occupazione dei grandi magazzini tedeschi di Quenza.
Il nemico, dopo violenta e precisa azione di fuoco della nostra artiglieria, attaccato dai Granatieri e dagli Alpini si arrende lasciando in mano italiana numerosi prigionieri ed i vastissimi depositi di carburante, munizioni e viveri.
Successivamente il Battaglione dietro ordine superiore. si scagliona in posizione più arretrata schierandosi ad ovest di Serra di Scopamene a difesa del bivio sulla rotabile Santa Lucia di Tallano-Zembia.
Il giorno 18 il Battaglione rioccupa Zonza; pochi giorni dopo si traferisce nuovamente in località Ospedale, ove attende al riordinamento in vista di un prossimo impiego in altro teatro di operazioni.
Il fiero comportamento dei Granatieri del Battaglione durante il breve ed intenso ciclo operativo viene ufficialmente riconosciuto dalle Autorità Militari Alleate e particolarmente da quelle francesi, che riconoscono l’efficace contributo dato dalle truppe italiane alla cacciata delle truppe germaniche dall’Isola.
Nell’ottobre il battaglione si trasferisce in Sardegna.
Il periodo che va dall’ottobre 1943 all’agosto 1944, epoca in cui i Granatieri rimisero piede in Continente, rappresenta una nuova prova da superare. Il disagio morale e materiale in cui i reparti si dibattono per la scarsità di viveri e di vestiario e per l’incerta sorte dei propri famigliari, non incide sulla loro compattezza disciplinare e morale.
Essi attendono fiduciosi ed ansiosi il rientro in continente per contribuire a fianco degli Anglo-Americani alla lotta di liberazione della Patria.
All’atto della costituzione dei Gruppi di Combattimento, per disposizione dello S.M.R.E., i due Battaglioni del Raggruppamento Speciale Granatieri di Sardegna vengono a costituire i Terzi Battaglioni rispettivi dell’87° ed 88° Rgt. Fanteria del Gruppo di Combattimento «Friuli».


Dal volume: 87° Fanteria FRIULI : Storia del Reggimento, Istituto Italiano D’Arti Grafiche, Bergamo