Gruppi di combattimento MANTOVA e PICENO

Gruppo di combattimento MANTOVA

Gruppo di combattimento MANTOVA

All’armistizio la divisione Mantova si trova in Calabria, dove fronteggia la 1^ divisione canadese, sbarcata il 3 settembre. Successivamente è utilizzata per inviare reparti a Napoli (protezione impianti) e in Calabria e Puglia.
Nell’agosto 1944 inizia la costituzione di un Gruppo di combattimento che avviene a partire dal 1° ottobre. Esso è così costituito:

• Comando
• 76° Reggimento fanteria, rinforzato da una Compagnia cannoni da 6 libbre (57 mm), e una Compagnia mortai da 76;
• 114° Reggimento fanteria (come il precedente);
• 155° Reggimento artiglieria con cannoni da 87 e da 76 e un Gruppo contraerei da 40;
• CIV battaglione misto genio;
• Servizi.

Comandante rimane il gen. Guido Bologna.
Nella primavera del 1945 il Gruppo raggiunge la zona del Chianti e, dal 26 aprile 1945, passa alle dipendenze dirette della 8^ Armata britannica. La fine delle ostilità in Italia non ne consente l’impiego in linea.

Il gen. Bologna, in primo piano, passa in rivista un reggimento della divisione "Mantova"

Il gen. Bologna, in primo piano, passa in rivista un reggimento della divisione “Mantova”

 

Gruppo di combattimento PICENO

Gruppo di combattimento PICENO

All’armistizio la divisione è nelle Puglie. Viene spostata a protezione della Piazza Marittima di Taranto e partecipa alla difesa di tale regione dagli attacchi tedeschi. Successivamente fornisce reparti per le unità che entrano in linea.
Il 10 ottobre 1944 costituito in Gruppo di Combattimento, con un Comando, due Reggimenti di fanteria (235° e 336°) rinforzati come quelli del Mantova, un Reggimento di artiglieria (152°), il CLII battaglione genio e servizi.
Il comando è assunto dal gen. Emanuele Beraudo di Pralormo.
Dal ottobre assume il compito di riserva degli altri Gruppi di Combattimento, per l’inquadramento dei complementi e come deposito. Dall’8 gennaio si trasferisce a Cesano (vicino a Roma).