Associazioni d’Arma e Combattentistiche

Le Associazioni d’Arma sono la consolidata espressione della continuità tra i militari in servizio e in congedo. Hanno la loro origine storica nelle “Associazioni di Mutua Assistenza tra i Militari in Congedo” che nacquero dopo la promulgazione dello Statuto di Carlo Alberto nel 1848 che introduceva il diritto di associazione. Si costituirono a preciso scopo di solidarietà: dovere di ogni Socio, negli statuti dell’epoca, erano l’osservanza del regolamento e il versamento delle contribuzioni periodiche in cambio dei sussidi e dell’assistenza medica a quel tempo scarsamente diffusa. Le Società di Mutuo Soccorso fra Militari, numerose nell’Ottocento, sono via via state decimate a causa della Grande Guerra poiché il gran numero di Soci richiamati alle armi sottrasse per troppi anni alla Cassa delle società risorse essenziali. In forma moderna le Società di Mutuo Soccorso furono sostituite quasi ovunque dalle Associazioni d’Arma che si consolidarono principalmente nel primo dopoguerra, nella considerazione che la partecipazione generalizzata della Nazione al conflitto aveva valorizzato il collegamento tra militari e società civile. Tutte le Associazioni subirono analoghi indirizzi organizzativi e furono in pratica trasformate a similitudine di entità operative dopo gli anni ’30 fino al termine della Seconda Guerra Mondiale. Nel dopoguerra ritornarono con fatica alle antiche denominazioni e nel tempo acquisirono tutte le caratteristiche di ente morale, apolitico e senza fine di lucro.


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Con Decreto Ministeriale 5/8/1982 è stato istituito l’Albo delle Associazioni Combattentistiche e d’Arma tenuto dal Ministero della Difesa. Le Associazioni d’Arma si differenziano di norma dalle Associazioni Combattentistiche perché fanno riferimento diretto e esclusivo a Armi, Specializzazioni e Corpi d’Esercito, Marina, Aeronautica, Carabinieri, Guardia di Finanza e Polizia di Stato. Esse rappresentano la libera unione di coloro che sono appartenuti o appartengono a Forze Armate, Armi e Specializzazioni militari esistenti o esistite e che, consapevoli dei propri doveri verso la Patria, intendono mantenersi uniti per meglio servirla in ogni tempo. Sono riconosciute formalmente dal Ministero Difesa come enti morali, apolitici e senza fini di lucro sui quali il Ministero stesso esercita alta vigilanza. Nel mondo attuale a forte spinta individualistica, l’esperienza delle Associazioni d’Arma si propone come riferimento per tutti i militari in servizio e in pensione che intendano partecipare ad un progetto di vita come rinnovato “servizio” che consenta di mantenersi solidali, uniti e proficuamente attivi, ovunque ciò sia richiesto o realizzabile. Le Associazioni d’Arma intendono quindi non solamente tenere vivo il culto della Patria e l’attaccamento ai valori ed all’Arma di appartenenza, ma difendere e mantenere alto lo spirito che permea la vita militare, le sue tradizioni e la memoria di coloro che, credendo nel dovere verso la Patria e le sue Istituzioni, hanno offerto anche la vita. L’Associazione pone i suoi iscritti in continuità di servizio con i colleghi che hanno ancora l’onore di servire in uniforme ed attua tutte quelle iniziative che tendono a realizzare la più diffusa conoscenza della realtà militare di riferimento, mettendo a disposizione delle Istituzioni sul territorio una forza qualificata, volontaria e abituata alla disciplina. Essa tende a realizzare concretamente ogni forma di solidarietà e di generosa fraternità, mediante lo scambio di informazioni e servizi fra i soci, attività sportive e culturali ed iniziative di valore sociale. Per questo la maggior parte delle Associazioni d’Arma si pone a disposizione delle Autorità costituite, locali e nazionali, per il servizio alla collettività sia in veste di ordinario ausilio alla vita ed al benessere dei cittadini sia per interventi in caso di emergenza attraverso proprie componenti specialistiche di protezione civile.