GUTTADAURO Emanuele

n. 1899 Gela (Caltanissetta). Capitano complemento fanteria, 1° reggimento Frecce Azzurre.

Diciottenne appena, partecipava alla prima guerra mondiale col 18° e col 3° bersaglieri riportando una ferita a Col del Rosso nell’agosto 1918. Uscito dal conflitto col grado di tenente di complemento ed inviato al corso studenti universitari a Venezia, conseguiva nell’Istituto Superiore a Cà Foscari la laurea in scienze economiche e commerciali. Congedato, ritornava in Sicilia dove era assunto dal Banco di Sicilia come funzionario, divenendo in breve tempo Direttore di una delle principali agenzie del Banco stesso. Lasciò l’importante incarico e la famiglia il 22 aprile 1938 per partire volontario per la Spagna. Colà giunto, fu assegnato al 1° reggimento fanteria della Brigata Frecce Azzurre, assumendo il comando della 1^ compagnia del I battaglione. Ricoverato in seguito alla grave ferita riportata sul fronte di Teruel, decedeva nell’ospedale da campo delle Frecce Azzurre.

Durante un’aspra avanzata, con l’esempio trascinava la sua compagnia, cui era affidato l’incarico di affrontare per prima il nemicoRaggiunti tutti gli obiettivi, il giorno successivo, avendo appreso che si sarebbe dovuto attaccare una serie di quote nemiche, ben munitesi offriva volontario col suo reparto. Dopo avere attraversata unzona battuta con fuoco micidiale, nella quale erano caduti uno dopo l’altro i suoi ufficiali, assaltava con pochi animosi una quota dalla quale il nemico reagiva con rabbia. A pochi passi dalla trincea rossa il supremo suo ansito veniva spezzato da una pallottola che gli attraversava il ventre per poi perforargli un braccio. Caduto, ma non domo, persisteva nell’incitare i suoi uomini sino a quando il suo stesso sangue non gli strozzava in gola l’incitamento. Barracas – Rio Palancia, 19-21 luglio 1938.


Gruppo Medaglie d’Oro al Valore Militare, Le Medaglie d’oro al Valore Militare, volume primo (1929-1941), [Tipografia Regionale], Roma, 1965, p. 322.