BARBATI Alfredo

nasce a Pescina (L’Aquila) il 13 novembre 1897 (Wikipedia). Colonnello s.p.e. A.A. (servizio permanente effettivo Arma Aeronautica), pilota.

Prese parte alla prima guerra mondiale dal 1917 col grado di sottotenente di complemento nel 2° reggimento alpini e col grado di tenente nel 6° alpini. Rimpatriato dall’Albania nel 1920 e dispensato a domanda dal servizio permanente, riprendeva l’insegnamento elementare e il suo posto di segretario comunale a Pescina. Riammesso in servizio nel 1924, ottenne di frequentare il corso superiore aeronautico al campo scuola aviazione di Cameri e nell’ottobre 1925 conseguì il brevetto di pilota militare. Tre anni dopo fu trasferito nel ruolo combattente dell’Aeronautica col grado di tenente e promosso capitano nel 1929, fu assegnato all’Accademia Aeronautica di Caserta dove rimase fino al 1935 quale istruttore professionale (pilotaggio). Col grado di maggiore venne poi trasferito al 20° stormo R.T. (Ricognizione Terrestre) e, successivamente, al 98° gruppo autonomo O.A. (Osservazione Aerea). Promosso tenente colonnello nel febbraio 1936, partì nell’anno stesso per A.O. (Africa Orientale) dove ottenne anche due encomi solenni e la promozione a colonnello per meriti straordinari. Rimpatriato nel gennaio 1940, fu destinato prima al comando della 2^ squadra aerea e, dal giugno successivo, gli fu affidato il comando del 16° stormo da bombardamento che tenne per circa un anno. Dal 23 maggio 1941 assunse il comando del 9° stormo B.T. (Bombardamento Terrestre).

Altre decorazioni: M.A. (Medaglia Argento) sul campo (Cielo A.O., 1936 -37); M.B. (Medaglia Bronzo) (Cielo dell’Impero, 1939); sottotenente in s.p.e. per m.g. (meriti di guerra) (1917).

Ufficiale superiore di elevate virtù militari, pilota esperto, confermava le sue preclari doti di comandante e di valoroso combattente, partecipando a ripetute difficili azioni su munita base aeronavale nemica. Di ritorno da una rischiosa missione di guerra, brillantemente condotta nonostante la violentissima reazione contraerea nemica, eroicamente cadeva, alla testa del suo stormo, immolando la giovane vita, tutta dedicata al culto della Patria. Cielo del Mediterraneo, 11 settembre 1941.


Gruppo Medaglie d’Oro al Valore Militare, Le Medaglie d’oro al Valore Militare, volume primo (1929-1941), [Tipografia Regionale], Roma, 1965, p. 719.