BORELLO don Mario

n. 1893 S. Ambrogio (Torino). Tenente cappellano.

Interrotti gli studi di teologia intrapresi nell’Istituto delle Missioni della Consolata in Torino partecipò alla prima guerra mondiale come soldato di sanità nella1^ compagnia col treno attrezzato W 30 dal settembre 1915, e nell’ospedale da  campo n. 150 dal dicembre 1917. Fu congedato col grado di caporal maggiore nell’aprile 1919 e conseguita la laurea in teologia venne ordinato sacerdote nel 1920. Partì per le missioni di Etiopia come missionario della Consolata nel 1921 e fu destinato a Bonga nel Kaffa; poi nell’Uollega, dove fondò la missione Konto-Lekempti, ed infine ad Addis Abeba. Nel marzo 1935, trovandosi in licenza a Torino dopo 14 anni di permanenza in Etiopia, veniva nominato cappellano militare col grado di tenente e ritornava in Africa con la Divisione Gavinana mobilitata. Volontariamente nel giugno 1936 per la sua conoscenza del territorio e di quelle popolazioni entrò a far parte della audace pattuglia che doveva occupare Lekempti. Rimpatriato nel 1939 ritornava all’Istituto della Consolata  a Torino trasferendosi successivamente in Inghilterra. Risiede a Londra.

Unico superstite, prodigiosamente scampato all’eccidio, di un manipolo di prodi eroi caduti nell’adempimento di un sacro e volontario dovere, trovava temporaneo e malsicuro rifugio presso una tribù amica. Noncurante del pericolo imminente e con lo spirito costantemente votato all’estremo sacrificio, iniziava e portava a termine, attraverso difficolrtà e disagi eccezionali col costante pericolo della vita, per tre mesi consecutivi, una mirabile ed intelligente opera di penetrazione politica che contribuiva a darci, senza colpo ferire, il valido sicuro possesso di una importante e ricca regione. Fulgido esempio di eccelse virtù militari e di sublime patriottismo. Lekempti, giugno-settembre 1936.


Gruppo Medaglie d’Oro al Valore Militare, Le Medaglie d’oro al Valore Militare, volume primo (1929-1941), [Tipografia Regionale], Roma, 1965, p. 197.