BRESSANIN Claudio

nasce nel 1914 a Campagna Lupia (Venezia). Sergente, 66° reggimento fanteria motorizzato Trieste.

Arruolato nell’aprile 1935 nel 71° reggimento fanteria, fu congedato nel settembre 1936 col grado di caporal maggiore. Alla dichiarazione di guerra dell’Italia era in Cirenaica con la famiglia ove si era trasferito e richiamato col grado di sergente, fu prima assegnato al IV battaglione complementi libici e poi al XXXIV battaglione libico col quale partecipò alla conquista di Sidi el Barrani. Sfuggito alla prigionia nella prima offensiva inglese fu dal centro di mobilitazione di Barce destinato alla difesa costiera di Bengasi ed, infine, al centro di reclutamento e mobilitazione di Homs. Nel gennaio 1943 fu trasferito al I battaglione del 66° fanteria della Divisione Trieste.

Comandante di centro di fuoco avanzato, sottoposto a fuoco avversario di artiglieria e di armi automatiche, violento e micidiale, teneva saldo lo spirito dei suoi uomini e, visto l’avversario preponderante che lo assaltava, radunati i pochi superstiti, con estremo spirito di sacrificio si lanciava al contrassalto. Gravemente ferito, persisteva imperterrito nella impari cruenta lotta conseguendo risultati concreti. Morente, incitava i suoi valorosi superstiti a resistere ad oltranza. Negli ultimi aneliti della sua giovane esistenza vergava su un pezzo di carta, col suo sangue Viva l’Italia, sintesi di assoluta dedizione al dovere e di spiccate virtù di combattente. Africa Settentrionale, 20 aprile 1943.


Gruppo Medaglie d’Oro al Valore Militare, Le Medaglie d’oro al Valore Militare, volume secondo (1942-1959), [Tipografia Regionale], Roma, 1965, p. 240.

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