FORNI Antonio

nasce a Fombio (Milano) il 6 aprile 1908 (Wikipedia). Tenente di vascello R.S. (Ruoli Speciali), osservatore.

Diplomatosi capitano marittimo a La Spezia, si arruolò volontario in Marina nel 1927 ed ammesso al corso allievi ufficiali di complemento nell’Accademia Navale di Livorno, nel novembre 1928 fu nominato guardiamarina. Nel giugno 1936 venne iscritto nel ruolo speciale col grado di sottotenente di vascello e sei mesi dopo fu promosso tenente di vascello. Dal 1931 al 1932 fu di guarnigione a Tien Tsin col battaglione San Marco e rientrato in Italia fu inviato a Taranto per frequentarvi il corso di osservazione aerea. Nominato osservatore nel 1934, prestò successivamente servizio presso le squadriglie idrovolanti 188^, 143^ ed infine alla 183^ ad Elmas dove rimase fino al dicembre 1937. Destinato a Massaua alla base aerea di Gura, si distinse nelle operazioni belliche nel Mar Rosso dopo il giugno 1940. Rimpatriato nel febbraio 1941 e, frequentato il corso per aerosiluranti a Gorizia, venne assegnato alla 283^ squadriglia aerosiluranti con la quale partecipò poi alla battaglia aeronavale del 23 luglio.

Altre decorazioni: M.A. (Medaglia d’Argento) (Cielo del Mar Rosso, giugno – settembre 1940).

Partecipava, due volte nella stessa giornata, all’attacco contro una potente formazione navale nemica scortata da portaerei. Entrambe le volte attaccato da preponderanti forze da caccia, contribuiva all’abbattimento sicuro di tre apparecchi nemici e a quello probabile di un quarto. Nel secondo combattimento, con l’apparecchio ripetutamente colpito e con feriti a bordo, protraeva la strenua difesa del velivolo sino a quando gli attaccanti, duramente provati erano costretti a ripiegare. In una successiva azione di siluramento contro un incrociatore nemico, nella quale il suo velivolo aveva il compito di impegnare al massimo il fuoco dell’incrociatore per consentire, ad altro aerosilurante, di effettuare il lancio con esito sicuro, incurante del rischio mortale permaneva sotto il tiro concentrato permettendo così il pieno raggiungimento dello scopo. Centrato dal fuoco della nave, precipitava in mare superbo esempio di tenace ardimento e di dedizione fino al sacrificio. Cielo del Mediterraneo Orientale, 23 luglio 1941.


Gruppo Medaglie d’Oro al Valore Militare, Le Medaglie d’oro al Valore Militare, volume primo (1929-1941), [Tipografia Regionale], Roma, 1965, p. 698.