LI BASSI Giuseppe

nasce nel 1908 a Palermo. Tenente complemento bersaglieri, Commissario civile di Savnik (Montenegro).

Dal corso allievi ufficiali di complemento a Palermo, uscì sottotenente nel marzo 1929 ed assegnato al 10° reggimento bersaglieri fu congedato nell’ottobre dello stesso anno. Ripresi gli studi universitari, si laureò in giurisprudenza dedicandosi poi alla professione. Nel 1936, in ottobre, messo a disposizione del Comando generale della M.V.S.N. (Milizia Volontaria Servizio Nazionale) e destinato al CCXV battaglione CC.NN. (Camicie Nere) parti volontario per l’A.O. (Africa Orientale) dove rimase fino al 1938. Congedato riprese la sua attività professionale nel foro di Calatafimi. Fu richiamato col grado di tenente nel marzo 1941 e destinato al 9° reggimento fanteria allora dislocato in Albania. Passato a disposizione del Comando militare, veniva nominato commissario civile del paese di Savnik in Montenegro.

Commissario civile in un paese isolato, attaccato da forze ribelli soverchianti, veniva catturato dopo accanita ed eroica resistenza. Durante la prigionia, dava luminoso esempio di fierezza e di dignità militare animando i compagni e respingeva le lusinghe di avere salva la vita, persistendo nel suo atteggiamento di soldato valoroso e di italiano integro, con piena coscienza delle conseguenze che ne sarebbero derivate. Avuta la possibilità di comunicare con le nostre truppe che attaccavano il paese, per snidare i ribelli, chiedeva decisamente il bombardamento dell’abitato, in cui lui stesso si trovava con gli altri prigionieri, per facilitare l’avanzata, pur conscio del pericolo che tale richiesta importava. Separato dai suoi uomini per essere condotto a morte, si preoccupava soltanto di raccomandare loro di riferire ai superiori ed alla famiglia che aveva compiuto fino in fondo il proprio dovere. Esempio di purissima fede e di sublime eroismo. Savnik (Montenegro), 6 agosto 1941.


Gruppo Medaglie d’Oro al Valore Militare, Le Medaglie d’oro al Valore Militare, volume primo (1929-1941), [Tipografia Regionale], Roma, 1965, p. 712.