VUKASINA Antonio

nasce il 18 maggio 1920 a Zara (https://archiviostorico.unibo.it/it/patrimonio-documentario/lauree-honoris-causa?record=18240). Sottotenente complemento fanteria. Quartier Generale Divisione Zara.

Appartenente a patriottica famiglia zaratina, studente universitario nella facoltà di ingegneria a Bologna, fu ammesso al corso allievi ufficiali presso il 3° reggimento granatieri a Viterbo nel febbraio 1941. Promosso sergente, fu trasferito al 61° reggimento fanteria della Divisione motorizzata Trento allora operante in A.S. (Africa Settentrionale) e dopo avere partecipato all’assedio della piazzaforte di Tobruk ed al successivo ripiegamento verso Agedabia fu rimpatriato nel febbraio 1942 per completare il corso allievi ufficiali a Napoli. Nominato sottotenente di complemento ed assegnato al 20° fanteria, ottenne nel marzo 1943 di essere trasferito al Comando della Divisione di Zara e destinato a reparti speciali che avevano il compito di agire isolatamente nell’entroterra zaratino.

Volontario di guerra chiedeva ed otteneva il comando di un reparto di formazione avente funzioni particolarmente ardite e con esso partecipava a rischiose azioni. Avuta notizia che una massiccia formazione si apprestava ad occupare le quote circostanti il suo piccolo presidio per attaccarlo, con pronta decisione affrontava la grande minaccia. Dopo aspro combattimento, rimasto ferito ad entrambe le braccia e pressoché circondato, rifiutava di porsi in salvo attraverso l’unica via rimasta ancor libera e ripiegava combattendo con pochi superstiti. Asserragliatosi in una casa, continuava la cruenta lotta rifiutando sdegnosamente ogni proposta di resa finché, esaurite tutte le munizioni, cadeva sul campo trovando nell’ultimo anelito la forza di gridare la sua inesausta fede di dalmata. Sublime esempio di ogni più alta virtù militare e d’ardente fede italiana. Dalmazia, 7 giugno 1943.


Gruppo Medaglie d’Oro al Valore Militare, Le Medaglie d’oro al Valore Militare, volume secondo (1942-1959), [Tipografia Regionale], Roma, 1965, p. 251.