ANGELINO Francesco

FRANCESCO ANGELINO011di Sebastiano e di Giuseppa Fortuna, nacque a Siracusa il 5 marzo 1893, muore a Siracusa il 7 agosto 1990.
Iscritto alla leva di mare, chiamato alle armi nell’ottobre 1913 e classificato marinaio scelto dal l° aprile 1915, prestò servizio nell’ospedale marittimo di Taranto e successivamente in quello dell’Esercito, a Siracusa. Dopo la dichiarazione di guerra all’Austria, dal novembre 1915 prese imbarco sulla torpediniera 8 P.N. con la quale partecipò alle operazioni per la difesa delle coste in Adriatico. Trasferito sulla torpediniera 9 P.N. dal marzo 1916, per il coraggio e la perizia dimostrati nella manovra di affondamento di una ostruzione davanti ad un porto nemico in Alto Adriatico nella notte del 2 novembre 1916, fu promosso sottonocchiero per merito di guerra e decorato di medaglia d’argento al valore. Dopo aver preso parte al forzamento del porto di Trieste nella notte del 10 dicembre 1917, si offrì volontario di far parte dell’equipaggio dello speciale motoscafo Grillo, agli ordini del comandante Pellegrini, destinato a forzare gli sbarramenti del porto di Pola e tentare il siluramento di unità navali alla fonda. Nella notte sul 14 maggio 1918 il motoscafo, scoperto mentre superava il primo sbarramento, raggiunse, sotto intenso fuoco di artiglieria da terra e dalle navi, la quarta ostruzione e venne attaccato da una motovedetta austriaca che gli precluse qualsiasi possibilità di proseguire e di effettuare il lancio dei siluri. Il motoscafo fu fatto affondare dal comandante Pellegrini che fu raccolto in mare con l’equipaggio. L’Angelino, che era stato gravemente ferito da colpo di cannone di piccolo calibro all’antibraccio sinistro, che dovette essergli amputato, alla gamba sinistra ed al capo fu, con gli altri, fatto prigioniero. Rimpatriato il 14 novembre 1918, dopo l’avvenuto armistizio, fu promosso 2° capo nocchiero per merito di guerra e decorato di medaglia d’oro al v. m. con moto proprio sovrano, rettificato nella motivazione con r. d. 18 gennaio 1919:

Con sublime spirito di sacrificio e sommo disprezzo di ogni pericolo si offriva volontario per formare l’equipaggio di un motoscafo destinato a forzare il porto di Pola. Con ammirevole freddezza coadiuvava il suo comandante nel forzamento della base nemica, fulgido esempio di virtù militari e di devozione al dovere. –  Pola, notte sul 14 maggio 1918.

Congedato, nell’agosto 1920, come invalido di guerra, fu poi richiamato in servizio effettivo nel ruolo invalidi nel giugno 1923 e destinato alla Capitaneria di Porto di Siracusa ove ottenne le promozioni a capo di 3^ 2^ e 1^ classe. Promosso sottotenente del CEMM nel luglio 1936, fu trasferito alla Capitaneria di Genova ove ebbe le successive promozioni a tenente a scelta eccezionale nel novembre 1938 e a capitano nel novembre 1942. Dopo l’armistizio dell’8 settembre 1943, prestò servizio al Comando Marina di Augusta ed al Comando del Dipartimento Marittimo di Taranto sino al gennaio 1947. Congedato per raggiunti limiti di età, gli è stata conferita la qualifica di l° capitano del CEMM dal novembre 1954.


G. Carolei, G. Greganti, G. Modica, Le Medaglie d’oro al Valore Militare  1918,  (a cura di), in Gruppo Medaglie d’Oro al Valore Militare d’Italia, [Tipografia Regionale], Roma 1968,    p. 46.