BEATI Giuseppe

MOVM CONCESSE PER FATTI D’ARME SVOLTISI POSTERIORMENTE AL 4 NOVEMBRE 1918 IN ALBANIA ED OLTREMARE

BEATI GIUSEPPE112di Vittorio e di Zelie Beati, nacque a Parcy Tigny, in Francia il 27 maggio 1899 e cadde in combattimento a Gasr Reimtehah in Cirenaica il 17 novembre 1929.
Figlio di genitori piacentini emigrati in Francia, conseguì la licenza liceale a Parma. Chiamato diciottenne alle armi frequentò a Parma un corso per allievi ufficiali di complemento e nominato aspirante ufficiale nell’agosto 1918, fu assegnato al 50° reggimento fanteria Parma in zona di operazioni nel settore orientale delle Giudicarie passando poi, sull’Altipiano di Asiago. Promosso sottotenente nell’ottobre 1918 e tenente nell’aprile 1920, mentre era in servizio al Tribunale militare di Torino, venne congedato nell’aprile 1921 ed assunto dalla Snia Viscosa. Richiamato in servizio, a seguito di concorso nell’Aeronautica il 30 novembre 1925, dopo aver frequentato un corso di osservatore dall’aeroplano fu inviato al comando dell’Aeronautica della Cirenaica nel maggio 1926, assegnato alla 26^ squadriglia S.V.A. di Bengasi. Partito il mattino del giorno 11 novembre  1929 alle ore 11,30 su  apparecchio  RO/ 1 pilotato dal maresciallo Huber, prese parte all’azione di bombardamento, ordinata dal comando delle Truppe della Cirenaica, sul Door  di Ornar Muctar. Giunto nel cielo di Heleighima, avendo avvistato un grosso accampamento a nord di Caf – Telem, vi giunse sopra e ne iniziò il bombardamento, assecondato dal pilota, che si portò con l’apparecchio a bassa quota per meglio conseguire lo scopo, incurante del pericolo cui si esponeva. Colpito l’apparecchio in parti vitali dal tiro di fucileria nemica e costretto ad un brusco atterraggio tra i ribelli, rimasto incolume al suo posto, con serena calma, pur vedendosi accerchiato e senza via di scampo, aprì il fuoco con la mitragliatrice uccidendo due arabi e ferendone gravemente altri, finché soverchiato dal numero veniva fatto prigioniero. Il 17 novembre, durante il combattimento sull’Uadi Mahaggia, avendo scorto non molto lontano un gruppo di autoblinde italiane lanciate all’inseguimento dei ribelli di Ornar Muctar in ritirata, tentò di riconquistare la libertà con la fuga. Inseguito e raggiunto dai ribelli venne, per ordine di Ornar Muctar, trucidato sul posto. Alla memoria del valoroso ufficiale venne conferita, con r. d. del 3 luglio 1930, la medaglia d’oro al v. m. con la seguente motivazione:

Osservatore dall’aeroplano, compiva numerosissimi voli di guerra per un complesso di 300 ore fornendo sublimi prove di valore; l’11 novembre 1929 durante un’azione di bombardamento che con l’usato ardire da bassissima quota stava compiendo contro un Door ribelle, veniva abbattuto dalla fucileria nemica. Circondato dai nemici, impavido, col fuoco della mitragliatrice di bordo teneva testa al loro soverchiante numero, finché sopraffatto cadeva prigioniero. Con fierezza indomita di italiano e di combattente sopportava per più giorni ogni sorta di patimenti fisici e morali, finché veniva ucciso dal nemico in un tentativo di fuga. – Cirenaica, novembre 1927-novembre 1929.


G. Carolei, G. Greganti, G. Modica, Le Medaglie d’oro al Valore Militare  1918,  (a cura di), in Gruppo Medaglie d’Oro al Valore Militare d’Italia, [Tipografia Regionale], Roma 1968,    p. 246.