CIANCABILLA Fulvio

FULVIO CIANCABILLA024di Tommaso e di Tersilia Toni, nacque a Modena il 10 ottobre 1892. Risiede a Roma.
Volontario in Libia dall’agosto 1912 all’agosto 1914 con l’11° fanteria Casale, al rimpatrio fu assegnato, per inabilità, al deposito del 36° reggimento fanteria Pistoia. Ancora volontario, nel giugno 1915 raggiunse il reggimento in zona di operazioni sul Podgora e nel combattimento del 6 luglio successivo fu gravemente ferito al braccio sinistro. Con l’arto paralizzato, nell’agosto 1916 tornò al fronte col grado di sottotenente in servizio effettivo, conseguito per merito di guerra e nel novembre fu promosso tenente. Al comando della 3^ compagnia, nel settore di Monfalcone, prese parte alla decima battaglia dell’Isonzo e nel combattimento del 26 maggio 1917, per il valore e l’ardimento dimostrati fu decorato, con r. d. 8 agosto 1920, di medaglia d’oro al v. m. con la seguente motivazione:

Mutilato del braccio sinistro, resogli inerte da ferite riportate in combattimento, e non ancora del tutto guarito, volontariamente tornava al proprio reggimento abbandonando il luogo di cura in cui trovavasi ricoverato e per nove mesi teneva in linea il comando di un reparto. In una grave circostanza, in cui un improvviso poderoso attacco nemico minacciava seriamente di travolgere la difesa di una nostra vicina importante posizione per primo accorreva con la propria compagnia a prevenire l’avversario. Ferito durante l’avanzata da un proiettile che gli rendeva inservibile anche il braccio destro, continuava con eroica fermezza nell’impresa ed occupava l’obiettivo, donde validamente cooperava poi, con le sopraggiunte altre compagnie del battaglione, a respingere ripetuti attacchi. Sospinto infine dal suo generoso impulso, malgrado le condizioni fisiche in cui era ridotto, dando fulgido esempio delle più alte virtù militari, slanciavasi per primo all’inseguimento trascinando i dipendenti entusiasmati del suo insigne valore, ma colpito gravemente nella regione cervicale da una fucilata sparatagli a bruciapelo da nemici sbucati all’improvviso da un cespuglio, veniva raccolto dai suoi uomini, paralizzato in ogni movimento. – Fiondar, 26 maggio 1917.

Guarito, riprese servizio e da maggiore, in Spagna fu decorato di medaglia di bronzo al valore. Nel 1940, tenente colonnello combatté sul fronte occidentale; poi colonnello comandante il 23° reggimento Como in Balcania dal 1942 fu decorato di altra medaglia di bronzo. L’8 settembre 1943 rifiutò di arrendersi ai tedeschi, riparò in Abruzzo e raggiunse Brindisi. Combatté nel 1944 col 4° reggimento bersaglieri; poi, al comando dell’ 88° fanteria Friuli entrò in Bologna il 21 aprile 1945 e fu decorato dell’Ordine Militare d’Italia. Generale di brigata nella riserva, è Vice Presidente dell’Associazione Nazionale del Fante.


G. Carolei, G. Greganti, G. Modica, Le Medaglie d’oro al Valore Militare  1917,  (a cura di), in Gruppo Medaglie d’Oro al Valore Militare d’Italia, [Tipografia Regionale], Roma 1968,    p. 64.