CORRIAS Giuseppe

CORRIAS GIUSEPPENO012di Raffaele e di Adelaide Ibba, nacque a Cagliari il 1° febbraio 1892, muore a Romail 14 giugno 1970.
Arruolatosi nella leva di mare con la sua classe come marinaio nel dicembre 1912, un mese dopo fu nominato allievo fuochista e nel maggio 1913 ottenne la qualifica di fuochista, mentre era imbarcato sulla nave Garigliano. Dopo la dichiarazione di guerra all’Austria, nel maggio 1915, essendo imbarcato sulla torpediniera 18 O.S., partecipò a numerose ardite missioni, tra le quali una di particolare importanza, svoltasi nei giorni 15, 16 e 17 settembre 1917, per trasportare, di notte, con un barchino un ufficiale in territorio nemico dell’Alto Adriatico eludendo la vigilanza avversaria, e riuscendo da solo, nella notte successiva, a rintracciare la località, a riprendere l’ufficiale e a ricondurlo sulla silurante. Per tale azione coraggiosa ed audace fu decorato di medaglia di bronzo al valore. Offertosi volontario di far parte dell’equipaggio del motoscafo speciale Grillo, partecipò, agli ordini del comandante Pellegrini, alla rischiosissima impresa del forzamento del porto di Pola per tentare il siluramento di unità navali alla fonda. Scoperto il motoscafo mentre superava il primo sbarramento e inquadrato nel fascio di luce dei riflettori delle navi, il Corrias, unitamente al silurista Milani, prendeva posto a poppavia per la manovra del timone. Attaccato da vicino da una motovedetta austriaca che precludeva al motoscafo, giunto al quarto sbarramento, ogni possibilità di proseguire e di effettuare il lancio dei siluri, dopo l’ordine del comandante di fare autoaffondare il mezzo, si lanciò in mare insieme con gli altri membri dell’equipaggio che fu raccolto e fatto prigioniero. Rimpatriato, dopo l’avvenuto armistizio, il 19 novembre 1918, fu promosso sottocapo meccanico per merito di guerra e decorato della medaglia d’oro al v. m. con moto proprio sovrano, rettificato nella motivazione con r. d. del 18 gennaio 1919:

Con sublime spirito di sacrificio e sommo disprezzo di ogni pericolo, si offriva volontario per formare l’equipaggio di un motoscafo destinato a forzare il porto di Pola. Con ammirevole freddezza coadiuvava il suo comandante nel forzamento della base nemica, fulgido esempio di virtù militari e di devozione al dovere. –  Pola, notte sul 14 maggio 1918.

Congedato nel maggio 1919, si arruolò volontario nella 167^ legione Cacciatori guide di Sardegna in Libia, nel settembre 1923; passò volontario nel marzo 1926 nella 1^ coorte della 2^ legione libica col grado di caposquadra e fu decorato di altra medaglia di bronzo al valore a Sciaafa nel maggio 1926 per il suo ammirevole contegno, coraggio e sprezzo del pericolo. Promosso 2° capo meccanico e poi sottotenente del CEMM nella riserva nell’agosto 1936, all’inizio della seconda guerra mondiale fu richiamato in temporaneo servizio e, destinato al settore di Tobruk, partecipò alle operazioni in Cirenaica. Congedato nel maggio 1942 e promosso tenente nella riserva, nel febbraio 1955 fu collocato in congedo assoluto.


G. Carolei, G. Greganti, G. Modica, Le Medaglie d’oro al Valore Militare  1918,  (a cura di), in Gruppo Medaglie d’Oro al Valore Militare d’Italia, [Tipografia Regionale], Roma 1968,    p. 48.