DE CESARIS Ulderico

DE CESARIS ULDERICO062di Giovanni e di Maria Camilla Dell’Elce, nacque a Spoltore di Pescara il 22 dicembre 1889 e ivi morì il 2 ottobre 1972.
Compiuti gli studi secondari a Roma ed arruolatosi volontario nel 1908 nel 42° reggimento fanteria, tre anni dopo, alla fine del 1911, partiva per la Libia col 34° reggimento fanteria Livorno e col grado di sergente maggiore, comandante di una pattuglia esploratori, ottenne un encomio solenne nel febbraio 1912 per i fatti d’arme di Tobruk. Partecipò in seguito alla occupazione delle isole di Rodi e di Cos e rimpatriò nel 1913 perché ammesso alla Scuola Militare di Modena. Nominato sottotenente in servizio effettivo nell’agosto 1914, fu destinato al 18° reggimento fanteria Acqui col quale, l’anno dopo, il 24 maggio, entrò in guerra sul Basso Isonzo e passando per primo a guado, nel giugno, con ardite pattuglie esploranti il torrente Torre, superò l’Isonzo verso Vermegliano. Volontariamente più volte offertosi per aprire varchi nei reticolati nemici e primo a lanciarsi all’attacco, fin dalla prima battaglia dell’Isonzo ottenne un encomio solenne dal comando della 14^ divisione ed una medaglia d’argento al v. m. nel luglio 1915 alle Cave di Selz. Una medaglia di bronzo al v. m. e la promozione per merito di guerra gli furono concesse per il valore dimostrato nelle azioni di Monte Sei Busi il 31 agosto e 1o settembre. Promosso capitano, nel febbraio 1916, al comando dell’8^ compagnia del suo reggimento sulle alture a nord delle Cave di Selz, nei combattimenti del 27, 28 e 29 marzo ottenne una seconda medaglia d’argento per lo slancio ammirevole che seppe infondere nel suo reparto conducendolo per ben tre volte all’attacco. Per i successivi aspri combattimenti dell’aprile gli veniva conferita, con r. d. del 19 novembre 1920, la massima ricompensa al v. m. con la seguente motivazione:

Di eccezionale calma di fronte al nemico, diede tali esempi di fulgido valore personale in ripetuti combattimenti, di ardimento nell’eseguire ricognizioni, di iniziativa e di fermezza nel condurre il proprio reparto, da essere additato da tutta la divisione, ufficiali e soldati (di cui tre reggimenti per la loro condotta in quelle circostanze ebbero la bandiera decorata con la medaglia d’argento al valor militare) quale valoroso tra i valorosi. – Ruda, 6 giugno 1915 – Vermegliano, 19- 21 luglio 1915 – Selz 6 22 aprile 1916. 

Nell’aprile 1917 fu trasferito nel R.C.T.C. dell’Eritrea dove rimase fino al 1919, prestando servizio prima nel IX battaglione eritreo e poi nel presidio di Massaua come comandante. Rientrato in Italia venne prima assegnato al Ministero della Guerra, e poi al Sottosegretariato per le pensioni di guerra. Collocato, a domanda, in posizione ausiliaria nel 1924, e passato poi nella riserva, fu presidente della Federazione combattenti della provincia di Roma per molti anni ed ebbe le successive promozioni a maggiore nel 1929 ed a tenente colonnello nel 1937.


G. Carolei, G. Greganti, G. Modica, Le Medaglie d’oro al Valore Militare dal 1915 al 1916,  (a cura di), in Gruppo Medaglie d’Oro al Valore Militare d’Italia, [Tipografia Regionale], Roma 1968, p. 152.