GULLI  Tomaso

MOVM CONCESSE PER ATTI DI VALORE COMPIUTI DAL 1916 AL 1929 ANCHE FUORI DAL TERRITORIO NAZIONALE

GULLI TOMASO121di Vincenzo e di Annie Saulter, nacque a Faenza il 17 novembre 1879 e morì a Spalato l’11 luglio 1920 per ferita d’arma da fuoco.
Di antica e nobile famiglia calabrese, allievo dell’Accademia Navale di Livorno dal novembre 1898, fu nominato guardiamarina nel marzo 1902 e imbarcato sulla nave Carlo Alberto compì due importanti crociere nell’Europa del Nord, durante le quali Guglielmo Marconi faceva per la prima volta da bordo esperimenti di trasmissioni radiotelegrafiche. Passò quindi, nel novembre 1903, sulla nave scuola cannonieri Lepanto e promosso sottotenente di vascello dal dicembre 1904, fu trasferito sulla Marco Polo compiendo una lunga campagna nei mari d’Oriente. Rimpatriato e promosso tenente di vascello dal febbraio 1911, passò sulla Dandolo e poi sull’incrociatore Varese prendendo parte alla campagna di Libia e distinguendosi quale direttore di tiro nell’attacco contro le fortificazioni dei Dardanelli nell’aprile 1912. Durante la prima guerra mondiale, imbarcato sulla Regina Margherita si prodigò con coraggio durante l’affondamento della nave che, il 12 dicembre 1916, urtò contro una mina, all’uscita del porto di Valona. Destinato ai treni armati per la difesa del litorale adriatico, nell’agosto 1917 assunse il comando della torpediniera 29 AS e lo mantenne anche con la promozione a capitano di corvetta. Nel febbraio 1920 assunse il comando della nave Puglia quando questa, da oltre un anno, si trovava in stazione nel porto di Spalato, in Dalmazia, insieme con altre unità delle marine alleate per l’esecuzione del controllo internazionale dopo l’armistizio. La sera dell’11 luglio, il comandante Gulli, venuto a conoscenza che gruppi di scalmanati iugoslavi, manifestando contro l’Italia, avevano aggredito per strada due suoi ufficiali costringendoli a riparare nel locale circolo italiano sotto la protezione della polizia, senza porre indugi, con una piccola imbarcazione si fece portare a terra. E mentre cercava di fare opera di persuasione sulla folla inferocita, colpito da scheggia di bomba a mano lanciata da mano ignota, cadde riverso, mentre continuava a imporre ai suoi uomini di non sparare. Alla memoria dell’eroico ufficiale venne conferita, con r. d. 16 marzo 1922, la medaglia d’oro al valore militare con la motivazione:

Comandante della R. Nave Puglia, a Spalato, avendo avuto notizia che i suoi ufficiali erano assaliti da una folla di dimostranti, si recava prontamente a terra con un motoscafo, consciamente esponendosi a sicuro rischio di vita, col solo nobile scopo di proteggere e ritirare i suoi ufficiali. Fatto segno a lancio di bombe e scarica di fucileria, benché ferito a morte, nascondeva con grande serenità di spirito la gravità del suo stato e, con contegno eroico e sangue freddo ammirabile, manteneva l’ordine e la disciplina fra i suoi subordinati, evitando che nella eccitazione degli animi il Mas col cannone e poi la Puglia colle artiglierie usassero rappresaglia. A bordo, sottoposto ad urgente operazione chirurgica, moriva poco dopo, fulgido esempio di alte virtù militari. Spalato, 11 luglio 1920.


G. Carolei, G. Greganti, G. Modica, Le Medaglie d’oro al Valore Militare  1918,  (a cura di), in Gruppo Medaglie d’Oro al Valore Militare d’Italia, [Tipografia Regionale], Roma 1968,    p. 264.