MILANI Antonio

MILANI ANTONIO010di Erminio e di Anna Rancati, nacque a Lodi il 20 novembre 1895 e scompare a Verona il 16 marzo 1982.
Arruolatosi volontario ancora diciassettenne, nel Corpo degli equipaggi militari marittimi (CEMM) come specialista, fu nominato allievo torpediniere silurista nel maggio 1913 prendendo imbarco sulla nave Marsala. Dall’agosto 1914 passò sulla Carlo Alberto, quando aveva già ottenuto la nomina a torpediniere silurista, e partecipò dal maggio 1915 alla 1^ guerra mondiale. Trasferito a domanda nella squadriglia Motoscafo Armato Silurante (M.A.S.) prese parte a numerose ardite imprese fra le quali quella del forzamento del Canale di Fasana in Alto Adriatico, condotta dal comandante Ildebrando Goiran (Nato a Torino il 14 giugno 1882 e morto a Roma, 16 novembre 1943), nella notte sul 2 dicembre 1916, per la quale fu promosso sottocapo torpediniere silurista per merito di guerra e decorato della medaglia d’argento al valore per avere adempiuto in modo perfetto agli incarichi di sua competenza, dimostrando animo forte e grande coraggio. Col grado di 2° capo torpediniere si offrì ancora volontario di far parte dell’equipaggio del motoscafo Grillo che, agli ordini del comandante Mario Pellegrini (Nato a Vignola (Modena) il 7 dicembre 1880 e morto a Modena il 2 aprile 1954) compì nella notte sul 14 maggio 1918 l’audace impresa del forzamento e della incursione nel porto di Pola nel tentativo di affondare unità navali nemiche alla fonda. Il motoscafo, scoperto mentre superava il primo sbarramento e sebbene sottoposto ad intenso fuoco di artiglieria da terra e dalle navi, riuscì a raggiungere il quarto sbarramento per il coraggio ed il sangue freddo dell’equipaggio. Attaccato da vicino da una motovedetta ed impossibilitato a proseguire per effettuare il lancio dei siluri, il motoscafo fu fatto affondare dal comandante e l’equipaggio, raccolto in mare, fu fatto prigioniero.
Rimpatriato il 27 novembre 1918, dopo l’avvenuto armistizio, venne promosso capo torpediniere silurista di 2^ classe per merito di guerra e decorato di medaglia d’oro al v. m. con moto proprio sovrano, rettificato nella motivazione con r. d. 18 gennaio 1919:

Con sublime spirito di sacrificio e sommo disprezzo di ogni pericolo si offriva volontario per formare l’equipaggio di un motoscafo destinato a forzare il porto di Pola. Con ammirevole freddezza coadiuvava il suo comandante nel forzamento della base nemica, fulgido esempio di virtù militari e di devozione al dovere. – Pola, notte sul 14 maggio 1918.

Ripreso servizio alla flottiglia M.A.S. Alto Adriatico e trasferito al Comando Squadriglia M.A.S. di Venezia, fu congedato il 24 aprile 1924 col grado di capo silurista di la classe. Richiamato in servizio nel luglio 1935, fu destinato alla 7^ squadriglia M.A.S.; nell’aprile 1939 fu imbarcato sulla Garibaldi, partecipò alla seconda guerra mondiale e nel novembre 1941 fu promosso sottotenente del CEMM. Con la promozione a tenente nel luglio 1943, passò alle Scuole Addestramento M.A.S. di Pola, venne congedato nel giugno 1945 e promosso capitano del CEMM nella riserva dall’ottobre 1951.


G. Carolei, G. Greganti, G. Modica, Le Medaglie d’oro al Valore Militare  1918,  (a cura di), in Gruppo Medaglie d’Oro al Valore Militare d’Italia, [Tipografia Regionale], Roma 1968,    p. 44.