ROSSETTI Raffaele

ROSSETTI RAFFAELE087di Vincenzo e di Rosa Bocciardo, nacque a Genova il 12 luglio 1881 e morì a Milano il 24 dicembre 1951.
Conseguita la laurea in ingegneria nell’Università di Torino nel 1904, entrò in seguito a concorso nella Marina Militare col grado di tenente del genio navale. Frequentata poi la Scuola Superiore Navale e laureatosi in ingegneria navale nel dicembre 1906, fu assegnato all’Arsenale di Taranto dove rimase anche dopo la promozione a capitano, conseguita nel 1908. Nel 1911 e 1912 prese parte, con encomio, alla campagna di Libia e poco prima della dichiarazione di guerra all’Austria, precisamente dal 28 aprile 1915, fu destinato all’Ufficio Tecnico della Marina a Genova, passando poi, dal maggio 1917, alla Direzione delle Costruzioni Navali a La Spezia. Promosso maggiore nel giugno dello stesso anno, nel giugno 1918 fu chiamato al Comando in Capo Marina a Venezia e quindi all’Ispettorato MAS per il perfezionamento e le prove di un progetto di ordigno di guerra  mignatta da lui ideato fin dal giugno 1915 e che finalmente veniva preso in considerazione. L’apparecchio costituito da due torpedini munite di congegno ad orologeria sistemate su un minuscolo galleggiante con motore ad aria compressa doveva essere guidato a nuoto da due ardimentosi. Col maggiore Rossetti, nella eroica impresa del forzamento della base navale di Pola, fu il tenente medico Raffaele Paolucci. Dopo lungo e rigoroso addestramento e dopo avere superato i non pochi dubbi manifestati circa il buon esito dell’impresa, la sera del 31 ottobre i due ufficiali furono trasportati con l’apparecchio fino a poche miglia dalle isole Brioni. Trasbordati su un motoscafo, con la mignatta a rimorchio, raggiunsero verso le ore 22 le prime ostruzioni della base navale di Pola; superati ben sette ordini di sbarramenti, raggiunsero non visti la nave ammiraglia austriaca Viribus Unitis e applicata la mignatta allo scafo, la poderosa nave affondò, all’alba del 1° novembre, squarciata dallo scoppio, in poco meno di mezz’ora. Al maggiore del genio navale Rossetti, promosso tenente colonnello per merito di guerra, fu concessa con moto proprio sovrano del 10 novembre 1918 la medaglia d’oro al valore militare. Dice la motivazione:

Genialmente ideava un mirabile ordigno di guerra marittima, con amorosa tenacia ne curava personalmente la costruzione. Volle a sé riserbato l’altissimo onore di impiegarlo e, con l’audacia dei forti, con un solo compagno, penetrò di notte nel munito porto di Pola. Con mirabile freddezza attese il momento propizio e verso l’alba affondò la nave ammiraglia della flotta austro-ungarica. Pola, 1° novembre 1918.

Lasciato, a domanda, il servizio attivo nel 1919, fu per qualche tempo esponente del movimento combattentistico; ma, poi, nel 1925, in obbedienza ai suoi principi politici si trasferì in Gran Bretagna e successivamente in America ed infine in Francia. Rientrò in Italia alla fine del secondo conflitto mondiale.


G. Carolei, G. Greganti, G. Modica, Le Medaglie d’oro al Valore Militare  1918,  (a cura di), in Gruppo Medaglie d’Oro al Valore Militare d’Italia, [Tipografia Regionale], Roma 1968,    p. 192.