RUFFO DI CALABRIA Fulco

FULCO RUFFO di CALABRIA037di Beniamino e di Laura Messelman du Chenoy, nacque a Napoli il 12 agosto 1884 e morì a Ronchi di Massa il 23 agosto 1946.
Di nobile ed antica famiglia napoletana, si arruolò nel 1905 come volontario di un anno nel reggimento Cavalleria di Foggia (11°), congedandosi col grado di sottotenente di complemento. Trasferitosi in Somalia, fu per diversi anni dirigente di società commerciale italo-belga. Rimpatriato nel 1914 e richiamato per mobilitazione col grado di tenente, nel febbraio 1915, fu assegnato, a domanda, nel battaglione scuole aviatori. Conseguito il brevetto di pilota militare dopo aver frequentato i corsi nelle scuole di Pisa e di Mirafiori, venne prima assegnato alla 44^ squadriglia aeroplani nell’Aeroporto di Gonars e poi alla 42a^dell’Aeroporto di Chiassotis. Osservatore dall’aereo per l’artiglieria, si segnalò ben presto per perizia ed ardimento. Trasferito alla fine di luglio del 1916 alla 70^ squadriglia da caccia per la difesa di Udine, iniziò la sua intensa attività di cavaliere dell’aria. Due medaglie d’argento, di cui una concessa sul campo, quattro medaglie di bronzo al valore e il trasferimento dal gennaio 1917 nel ruolo degli ufficiali in servizio effettivo per merito di guerra furono le ricompense concesse al provetto, abilissimo ed eccezionale pilota, in poco più di due anni di guerra.
Con d. l. del 5 maggio 1918 fu decorato di medaglia d’oro al v. m. con la seguente motivazione:

Dotato di elette virtù militari, pilota da caccia d’insuperabile ardire, provato in ben cinquantatre scontri aerei, con spirito di sacrificio pari al suo valore, continuò a cercare la vittoria ovunque la poteva trovare. In due mesi fece precipitare quattro apparecchi avversari sotto i suoi colpi sicuri. Il 20 luglio 1917, con incredibile audacia assaliva da solo una squadriglia compatta di cinque velivoli, ne abbatteva due e fugava i superstiti. Mirabile esempio ai valorosi. Cielo di Castagnevizza, 14 luglio – Cielo di Tolmino, 17 luglio – Cielo di Nova Vas, 20 luglio 1917.

Pochi giorni dopo, il 28 luglio, passò alla 91^ squadriglia della quale assunse il comando col grado di capitano, dopo la morte sul Montello dell’eroico maggiore Baracca, compiendo come comandante di squadriglia 109 voli di guerra e riportando altre 14 vittorie. Asso di guerra con 20 vittorie, assunto il comando del 17° gruppo da caccia, il 1° ottobre, compì l’ultimo volo di guerra il 2 novembre 1918, mitragliando il nemico che ripiegava in disordine sui ponti del Tagliamento e fu decorato dell’O.M.S. per i preziosi servizi resi durante tutta la guerra. Rientrato nell’Arma di Cavalleria nel marzo 1920, fu collocato, a domanda, in posizione ausiliaria nell’agosto 1925. Nominato Senatore del Regno nel 1934, fu promosso maggiore per meriti eccezionali nel febbraio 1939.


G. Carolei, G. Greganti, G. Modica, Le Medaglie d’oro al Valore Militare  1917,  (a cura di), in Gruppo Medaglie d’Oro al Valore Militare d’Italia, [Tipografia Regionale], Roma 1968,    p. 90.