SCARONI Silvio

SCARONI SILVIO060di Andrea e di Anna Pasolini, nacque a Brescia il 12 maggio 1893. Risiede a Milano.
Artigliere per il servizio di leva dal 1913 nel 2° reggimento pesante campale e già sergente nel maggio 1915, alla dichiarazione di guerra all’Austria, frequentò un corso per pilota d’aeroplano a Pisa. Conseguito il brevetto di pilota militare nel settembre 1915 ed assegnato alla 4^ squadriglia aviatori per l’artiglieria della 3^ Armata, meritò una medaglia di bronzo nel cielo del basso Isonzo nel novembre 1915 ed una medaglia d’argento nel cielo del Temnizza nel maggio 1917. Promosso sottotenente di complemento ed abilitato alla specialità da caccia nella scuola della Malpensa, fu assegnato alla 76^ squadriglia ove ottenne la seconda medaglia d’argento nel novembre 1917, combattendo nei cieli di Colbertaldo, Castelfranco e Vidor. Col grado di tenente nel Corpo Aeronautico dal maggio 1918, il 12 luglio, di scorta ad un ricognitore, in un duello serrato contro cinque apparecchi nemici nel cielo di M. Tomatico, M. Grappa, colse la trentesima vittoria e, sebbene gravemente ferito da raffica di mitragliatrice, riuscì ad atterrare. nelle linee. Le eccezionali prove di ardimento e di valore, concluse con 73 crociere, quarantatre combattimenti, trenta apparecchi avversari abbattuti, la citazione sul bollettino di guerra del Comando Supremo del 12 luglio 1918, il titolo ufficiale di asso degli assi viventi, furono premiate con la medaglia d’oro al v. m. concessagli con r. d. 13 luglio 1919 e la motivazione:

Pilota da caccia, maestro di valore ai valorosi, per trenta volte vincitore in splendidi duelli aerei, alla impareggiabile perizia accoppiò altrettanta audacia ponendo al proprio eroismo un solo limite: la vittoria. Costante esempio, a chi più opera e più sacrifica, di ancor più operare e sacrificare, tutte le energie della balda propria giovinezza donò alla Patria e più fulgida rese l’ultima vittoria, carpita agli avversari, bagnandola del suo stesso sangue generoso per grave ferita. – Cielo del Piave e del Brenta, 5 dicembre 1917 – 12 luglio 1918.

Ripreso servizio nel febbraio 1919, appena dimesso dall’ospedale, compì una missione speciale in Argentina. Quindi, costituita l’Arma Aeronautica nel marzo 1923, richiamato col grado di capitano e passato in servizio effettivo nel Corpo di S. M., fu Addetto Militare Aeronautico a Londra ed a Washington fino all’ottobre 1933, perla nomina ad aiutante di campo effettivo del Re. Frequentò il l° corso di Alti Studi presso la Scuola di guerra aerea ed ebbe la promozione a colonnello nel 1935, a generale di brigata per meriti straordinari nel 1937 e di divisione nel 1940.
Nel secondo conflitto mondiale ebbe il comando della divisione Borea, e dal dicembre 1941 al comando dell’aeronautica della Sicilia fu decorato della croce di ufficiale dell’Ordine Militare di Savoia. Aiutante maggiore in 2^ della l squadra aerea dal febbraio 1943, fu collocato in ausiliaria dal giugno 1946 e promosso generale di squadra nel dicembre 1950.


G. Carolei, G. Greganti, G. Modica, Le Medaglie d’oro al Valore Militare  1918,  (a cura di), in Gruppo Medaglie d’Oro al Valore Militare d’Italia, [Tipografia Regionale], Roma 1968,    p. 138.