TURBA Euclide

EUCLIDE TURBA094di Giuseppe e di Girolama Surdi, nacque a Palermo il 15 giugno 1869 e morì in combattimento su Monte Castelgomberto (Altipiano di Asiago) il 23 novembre 1917.
Figlio di un valoroso capitano dei bersaglieri, fu degno continuatore della tradizione familiare, attratto dalla vita militare, dall’amore agli studi e dagli esercizi sportivi. Compiuti gli studi medi a Palermo nel collegio Vittorio Emanuele, entrò nella Scuola Militare di Modena nell’ottobre 1886; due anni dopo venne nominato sottotenente nel 91° reggimento fanteria e promosso tenente. Compiuti nel 1901 i corsi alla Scuola di Guerra e trasferito nel corpo di Stato Maggiore, fu promosso capitano a scelta dal 1902 nel 48° reggimento Ferrara. Fu, poi, aiutante di campo della brigata e dal 1909 insegnò nella Scuola allievi ufficiali della Guardia di Finanza. Promosso maggiore nell agosto 1914, con un battaglione dell’81° reggimento fanteria, prestò opera di soccorso alle popolazioni della Marsica colpite dal terremoto e fu decorato di medaglia d’argento di benemerenza. Destinato al I battaglione del 130° reggimento Perugia, dopo la dichiarazione di guerra all’Austria raggiunse la zona di operazioni il 28 giugno 1915, partecipando ai combattimenti alle pendici del Monte Calvario. Tenente colonnello in ottobre, comandò il reggimento nel settore del San Michele e, passato sull’Altipiano di Asiago, per il valore dimostrato il 12 e 13 luglio 1916 nei  combattimenti su Monte Zebio, fu decorato di medaglia di bronzo al valore. Promosso colonnello, poco dopo, sempre al comando del 130°, ritornò sul fronte della 3^ Armata, nel settore di Oppacchiasella ed assunse, col grado di colonnello brigadiere, nell’ottobre 1917, il comando della brigata Perugia nel settore di Selo. Il 31ottobre, durante il ripiegamento al Piave, ferito nel combattimento di San Michele al Tagliamento, fu decorato sul campo di altra medaglia di bronzo. Giunto sull’Altipiano di Asiago il 15 novembre, oppose con le sue truppe vigorosa resistenza agli attacchi nemici nella zona di Gallio, sulle alture di Monte Fior ed a Castelgomberto. Nella lotta accanita, protrattasi per una settimana, cadde ucciso.
Alla sua memoria venne concessa, con moto proprio sovrano del 20 gennaio 1918, la medaglia d’oro al v. m. con la seguente motivazione:

Incaricato della difesa di una importante località montana, seppe, con fede di apostolo e volontà ineluttabile, infondere nelle scarse ed esauste truppe ai suoi ordini tanta virtù di resistenza da costringere il nemico stesso all’ammirazione. Primo fra i primi nei contrattacchi, calmo, sorridente, spirante forza in ogni gesto ed in ogni parola, riuscì con pochi a ricacciare, contrattaccando cinque volte, il soverchiante nemico. Ferito a morte, la sua ultima parola ed il suo ultimo gesto furono per additare ai suoi il dovere ed il nemico. – Monte Castelgomberto, 23 novembre 1917.


G. Carolei, G. Greganti, G. Modica, Le Medaglie d’oro al Valore Militare  1917,  (a cura di), in Gruppo Medaglie d’Oro al Valore Militare d’Italia, [Tipografia Regionale], Roma 1968,    p. 202.