ZAPELLONI Federico

FEDERICO ZAPELLONI120di Federico e di Matilde Cazzaniga, nacque a Roma il 15 settembre 1891, muore a Roma il 16 gennaio 1979.
Di famiglia originaria del Piemonte trasferitasi a Roma, come sottotenente di fanteria partecipò alla campagna di Libia col 60° reggimento dall’ottobre 1913 al febbraio 1914, e rientrato in Patria fu trasferito nei ruoli del servizio effettivo nell’82° reggimento. Alla dichiarazione di guerra all’Austria, il 24 maggio, giunse in zona di operazioni col 2° parco automobilistico; poi conseguì il brevetto di pilota militare nel novembre 1915 e col grado di tenente passò alla 13^ squadriglia da bombardamento, della quale assunse il comando con la promozione a capitano nell’aprile 1917. Fu decorato di due medaglie d’argento al valore, la prima per i bombardamenti del nodo ferroviario di S. Peter e dell’arsenale di Pola dal 20 aprile all’11 agosto 1917 e la seconda per le operazioni sulla fronte Giulia e del Carso il 14 agosto e il 24 settembre successivo; di una medaglia di bronzo per le azioni sul Carso e nel Trentino dal 25 settembre al 31 dicembre dellostesso anno.
Con r. d. 11 maggio 1922, per le eccezionali doti di coraggio e di bravura gli venne conferita la medaglia d’oro al v. m. con la seguente motivazione:

Superando le ben già note e fulgide sue qualità di pilota da bombardamento, per le quali durante un anno ed in ripetute spedizioni e combattimenti aveva meritato più ricompense al valore, con felice ed ardito intuito della guerra nel cielo, in una notte brumosa ed illune, sfidò volontariamente l’ignoto di una pericolosa navigazione e la vigilanza delle difese antiaeree avversarie, eseguendo importanti ed efficaci azioni di bombardamento sul territorio nemico. Azione mai prima d’allora compiuta in nessun esercito e che fu vanto dell’aviazione italiana. Cielo della Fronte italiana nell’anno di guerra 1917.

Per i combattimenti sostenuti nel cielo del Trentino e del Piave, il 28 marzo e 23 ottobre 1918, fu decorato della terza medaglia d’argento al valore. Combatté, poi, in Albania dove gli fu concessa la croce di guerra al valore sul campo. Trasferito nell’Arma Aeronautica dall’ottobre 1923 e promosso maggiore, ebbe il comando del 1° stormo da ricognizione, quindi fu addetto militare aeronautico presso l’Ambasciata italiana in Spagna, anche col grado di tenente colonnello, dall’ottobre 1925 al luglio 1927. Assunto il comando del 15° stormo con la promozione a colonnello, dal giugno 1934 passò nell’Aeronautica della Sardegna e promosso generale di brigata; nel giugno 1937 ebbe il comando della 4^ brigata aerea e fu poi ispettore delle Scuole. Partecipò alla seconda guerra mondiale, addetto allo Stato Maggiore dell’Aeronautica e, dopo l’armistizio con la Francia, fece parte della delegazione di controllo per il Nord Africa francese. Collocato in ausiliaria nel settembre 1944, fu promosso Generale di Divisione Aerea dal dicembre 1950.


G. Carolei, G. Greganti, G. Modica, Le Medaglie d’oro al Valore Militare  1917,  (a cura di), in Gruppo Medaglie d’Oro al Valore Militare d’Italia, [Tipografia Regionale], Roma 1968,    p. 254.