MARTINI Edoardo

n.11 febbraio 1923 a Vicenza. Guardia scelta di P.S. (Pubblica Sicurezza), matricola 93089, Ispettorato 4^ Zona Veneto.

Arruolatosi a diciott’anni come allievo nel Corpo della Guardia di Finanza, venne congedato nel maggio 1941. Chiamato alle armi per gli obblighi di leva nel settembre 1942 ed assegnato al 1° reggimento Granatieri di Sardegna, si sbandò in seguito agli avvenimenti succeduti all’armistizio dopo aver preso parte alle operazioni di guerra per la difesa di Roma dal 9 al 10 settembre 1943. Nell’agosto 1945 fu assunto come ausiliario nel Corpo delle Guardie di P.S. e destinato alla Questura di Rovigo. Ammesso a frequentare il corso di istruzione presso la Scuola Allievi Guardie di P.S. di Nettuno nell’aprile 1948 e nominato guardia di P.S., fu trasferito alla Questura di Milano e quindi a quella di Ragusa. A domanda, nel settembre 1952, ottenne di essere destinato alla Questura di Bologna e, l’anno successivo, fu inviato per servizio a quella di Trento, per essere poi, con la qualifica di guardia scelta, trasferito d’ufficio nell’ottobre 1961 al Nucleo Polizia Ferroviaria di Verona.

In forza ad un posto di polizia ferroviaria, si distingueva per sereno e cosciente coraggio in frequenti operazioni antisabotaggio effettuate nella sede di servizio per scongiurare attentati terroristici. Informato dal sottufficiale comandante del posto che su di un treno viaggiatori molto affollato, in arrivo dall’Estero, era stata collocata una valigia il cui contenuto era apparso sospetto, appena giunto il convoglio, nel timore che si trattasse di ordigno ad orologeria e che pertanto ogni istante trascorso potesse essere fatale ai viaggiatori ed alle persone in sosta nello scalo ferroviario, si affiancava senza alcuna esitazione al suo comandante nel rimuovere la valigia per depositarla in zona isolata. Pur nella chiara coscienza del gravissimo pericolo incombente per la sua incolumità, mentre, unitamente al sottufficiale, si apprestava ad attuare le opportune misure per eliminare ogni possibile funesta conseguenza, veniva improvvisamente investito in pieno e dilaniato dalla esplosione dell’ordigno. Con il supremo olocausto della propria esistenza, tutta votata al servizio del paese, sventava il disegno criminoso dei terroristi, evitando in tal modo una sicura strage. Il suo fulgido atto di eroismo suscitava la commossa riconoscenza della nazione. Trento, 30 settembre 1967. (D.P. 18 luglio 1968).


Gruppo Medaglie d’Oro al Valore Militare, Le Medaglie d’oro al Valore Militare, volume terzo individuali (1941-1981), [Tipografia Regionale], Roma, 1982, p.70. (D.P. 18 luglio 1968).