ALBERTELLI Pilo

nasce a Parma il 30 settembre 1907. (https://www.mausoleofosseardeatine.it/vittime/dettaglio/?id=4). Partigiano Combattente.

Conseguita nell’Università di Roma, nel 1930, la laurea in storia e filosofia, insegnò nel Liceo di Formia, poi al Tasso, quindi all’Umberto I di Roma. Nel 1939 diede alle stampe: Gli Alleati (opera di grande pregio inserita nella collezione Filosofi antichi del Laterza) e un saggio Il problema morale nella filosofia di Platone. Con essi ottenne la libera docenza di storia della filosofia antica nell’Università di Roma. Trasferito nel 1941 all’Istituto di Studi Filosofici lasciò l’insegnamento scolastico. L’anno successivo fu tra i fondatori del Partito d’Azione e collaborò a L’Italia libera, organo del gruppo romano del partito. L’8 settembre 1943, combatté a Porta San Paolo entrando così nell’organizzazione militare clandestina. Assunto il comando delle formazioni militari, fu catturato il 19 marzo 1944 e tradotto nelle carceri di via Tasso sopportò torture e sofferenze inumane, ma nulla sfuggi dalla sua bocca che potesse compromettere i compagni di lotta. 

Lasciati gli studi prediletti per guidare nella battaglia della libertà, anche con l’esempio, gli allievi, prodigandosi nella difesa di Roma, contro l’invasore tedesco, fu tra i primi organizzatori e animatori della lotta di resistenza. Al comando di tutte le forze armate cittadine insurrezionali del Partito d’Azione, sprezzante di ogni pericolo, arditissimo in eroiche imprese, fu luminoso esempio di coraggio e di abnegazione. Arrestato e torturato con selvaggio accanimento, oppose ai carnefici superbo disprezzo e superba volontà di sacrificio, tentando stoicamente, per due volte, di togliersi la vita, pur di non parlare. Con le costole infrante, il corpo maciullato, conservò intatta fino all’ultimo la sua serena superiorità d’animo. Cadde, barbaramente trucidato, alle Fosse Ardeatine — Roma, 8 settembre 1943 – 24 marzo 1944.


Gruppo Medaglie d’Oro al Valore Militare, Le Medaglie d’oro al Valore Militare, volume secondo (1942-1959), [Tipografia Regionale], Roma, 1965, p. 387.