MARANDOLA Vittorio

nasce a Cervaro (Frosinone) il 24 agosto 1922 (Wikipedia). Carabiniere effettivo, Legione Carabinieri Firenze.

Nato da modesta famiglia di agricoltori, si arruolò volontario nella legione Carabinieri di Roma in qualità di allievo carabiniere. Nominato carabiniere e destinato alla legione di Firenze, fu da questa assegnato alla stazione di Fiesole nella quale trovavasi alla data dell’armistizio. Pur continuando nel suo servizio d’arma, non tardò a prendere clandestinamente contatti col Comando della Toscana del Corpo Volontari della Libertà. Nell’agosto 1944, chiamato a Firenze onde partecipare alla lotta aperta contro i tedeschi, lasciava la caserma e mentre era in attesa, nascosto nell’anfiteatro romano, del momento opportuno per passare la linea del fronte, gli pervenne la notizia della minaccia tedesca. Sacrificò la propria vita, e con lui furono fucilati i commilitoni di stazione, i carabinieri Sbarretti Fulvio e La Rocca Alberto.

Durante la dominazione nazi-fascista teneva salda la tradizione di fedeltà alla Patria prodigandosi nel servizio ad esclusivo vantaggio della popolazione. Pochi giorni prima della liberazione, mentre già al sicuro dalle ricerche dei tedeschi, si accingeva ad attraversare la linea di combattimento per unirsi ai patrioti, veniva informato che il comando germanico aveva deciso di  fucilare dieci ostaggi nel caso egli non si fosse presentato al comando stesso entro poche ore. Pienamente consapevole della sorte che lo attendeva, serenamente e senza titubanze la subiva, affinché dieci innocenti avessero salva la vita. Poco dopo affrontava con stoicismo il plotone d’esecuzione tedesco e al suo grido di:  “Viva l’Italia!”, pagava con la vita il sublime atto di altruismo. Nobile esempio di insuperabili virtù militari e civili Fiesole, 12 Agosto 1944.


Gruppo Medaglie d’Oro al Valore Militare, Le Medaglie d’oro al Valore Militare, volume secondo (1942-1959), [Tipografia Regionale], Roma, 1965, p. 519.