SERATO Rizzieri

RIZZIERI SERATO040di Luigi e di Anna De Santi, nacque a S. Martino di Lupari (Padova) il 21 settembre 1889 e morì in combattimento a Bengasi il 12 marzo 1912.
Chiamato alle armi con la sua classe il 2 dicembre 1909 fu ammesso al volontariato di un anno al 67° reggimento fanteria. Nel 56° reggimento, nel quale passò in seguito, ottenne i galloni di caporale e di sergente dimostrando spiccate attitudini militari e conseguì il brevetto di tiratore scelto. Venne congedato il 1° dicembre del 1910 e rientrato in famiglia collaborò efficacemente nell’azienda commerciale paterna.
Dopo la dichiarazione di guerra alla Turchia chiese di essere richiamato alle armi ed inviato in Tripolitania. Soltanto il 9 novembre 1911 potè vedere esaudito il suo desiderio e fu assegnato al 57° reggimento, che, destinato alla difesa di Bengasi, salpò da Napoli il 27 novembre dello stesso anno e venne subito impiegato nella sistemazione della ridotta a Sidi Daud.
Il Serato che comandava la 1^ squadra del 4° plotone della 1^ compagnia diede subito prova di possedere ottime qualità di combattente.
Si distinse nel combattimento del 31 gennaio 1912 alla ridotta El Fueihat in cui il nemico giunto a breve distanza fu accolto dal fuoco di fucileria e costretto a ripiegare precipitosamente, lasciando morti e feriti intorno ai reticolati.
Nella notte sul 12 marzo 1912 la compagnia di cui faceva parte il Serato venne inviata in posizione sul margine nord – est dell’oasi di El Fueihat allo scopo di impedire le interruzioni delle comunicazioni telefoniche e telegrafiche fra i fortini El Fueihat e Grande. Alle prime luci dell’alba, imponenti forze arabo – turche si gettarono sulle linee della difesa per aprirsi un varco, forse nella speranza di poter giungere al mare e rioccupare la città. I reparti, col loro pronto intervento costrinsero dapprima il nemico a ripiegare, poi, inseguendolo e circondandolo, lo obbligarono ad accettare la battaglia che si svolse nell’oasi delle Due Palme cruentissima e con episodi di altissimo valore. Il Serato condusse con slancio ed ardimento gli uomini della sua squadra all’assalto, precedendoli nei successivi sbalzi. Due volte ferito, rifiutò di allontanarsi dal combattimento e nel supremo tentativo di ricacciare il nemico si scagliò coraggiosamente contro di esso affrontandolo all’arma bianca dalle posizioni raggiunte.
Alla memoria del valoroso sottufficiale è stata concessa la medaglia d’oro al v. m. con r. d. 8 novembre 1912 con la seguente motivazione : Ferito due volte, continuava a combattere fino all’assalto, in cui avanzando valorosamente, colpito dal nemico con arma bianca alla gola, cadeva morto sulle posizioni conquistate. – Due Palme (Bengasi), 12 marzo 1912.


G. Carolei, G. Greganti, Le Medaglie d’oro al Valore Militare dal 1871 al 1914,  (a cura di), in Gruppo Medaglie d’Oro al Valore Militare d’Italia, [Tipografia Regionale], Roma 1958,    p. 122.