GAZZANI Cesare

GAZZANI CESARE043di Augusto e di Elisa Ardigò, nacque a Campobasso il 26 giugno 1884 e morì nell’ospedale di Homs il 13 giugno 1912 per ferite riportate nel combattimento a Monticelli di Lebda il giorno precedente.
Lasciò le aule universitarie della Facoltà di giurisprudenza di Siena ed ammesso alla Scuola Militare di Modena il 5 novembre 1904 ottenne due anni dopo le spalline da ufficiale, destinato all’87° reggimento fanteria. lvi conseguì nel settembre 1909 la promozione a tenente. Anima piena di entusiasmo e di ardimento – la sua famiglia aveva dato otto valorosi combattenti alla Patria – chiese di partecipare alla guerra che si combatteva in Africa.
Assegnato ai complementi dell’89° fanteria, partì da Siena il 30 novembre 1911, raggiungendo a Napoli il reggimento già mobilitato col quale salpò per Tripoli il 18 dicembre successivo. Fu dapprima impiegato nelle difese di Tripoli, poi il 30 gennaio fu trasferito ad Homs.
Comandante il 2° plotone dell’11^ compagnia si segnalò nell’azione del 27 febbraio 1912 contro i turco – arabi che avevano concentrato rilevanti masse di armati. L’azione di sorpresa condotta mirabilmente assicurò nelle prime ore del mattino la conquista della più alta vetta del Mergheb. Un nuovo attacco nella notte del 5 marzo successivo, tentato dagli arabi per riconquistare le posizioni, fu sventato dal pronto intervento delle difese mettendo ancora in luce le magnifiche virtù militari del Gazzani.
Ma l’esempio di eroismo e di sacrificio fu dato dall’ufficiale nel combattimento del 12 giugno 1912. Alle ore 4 circa di quel giorno una forte massa nemica, calcolata, poi, a più di mille armati, profittando della fitta oscurità, attaccò con estrema violenza il gruppo d! opere difensive dei Monticelli di Lebda e specialmente il fortino B, presidiato dal tenente Gazzani, riuscendo a penetrare nell’interno. Il piccolo presidio si difese eroicamente in una mischia a corpo a corpo e venne sopraffatto, combattendo intorno al proprio ufficiale. L’incendio divampante nel fortino, avvolse nelle sue fiamme difensori e nemici in una orrenda strage. I rinforzi, sopraggiunti poche ore dopo, irruppero nel fortino e ne scacciarono gli arabo – turchi.
Alla memoria del tenente Gazzani, ammirabile nella lotta che causò gravissime perdite al nemico, fu concessa con r. d. 8 novembre 1912 la medaglia d’oro al v. m. con la seguente motivazione: Comandante di una ridotta, attaccata improvvisamente e violentemente di notte e messa a fuoco, con serena e tranquilla energia fece fronte al nemico soverchiante ed irrompente e con l’eroico sacrificio suo e di buona parte del plotone cagionò al nemico perdite rilevanti, ne ritardò efficacemente l’avanzata dando tempo ad una colonna di soccorso di accorrere e di ricacciarlo. – Monticelli di Lebda, 12 giugno 1912.


G. Carolei, G. Greganti, Le Medaglie d’oro al Valore Militare dal 1871 al 1914,  (a cura di), in Gruppo Medaglie d’Oro al Valore Militare d’Italia, [Tipografia Regionale], Roma 1958,    p. 128.