CANTONI Ermenegildo

CANTONI ERMENEGILDO042di Giuseppe e di Virginia Colombo, nacque a Musocco di Milano il 26 aprile 1890 e morì a Zanzur l’8 giugno 1912.
Nato da modesti lavoratori fu ben presto avviato al mestiere di manovale e quindi a quello di muratore per contribuire alle necessità economiche di una numerosa famiglia.
Chiamato alle armi di leva con la sua classe fu assegnato al 16° reggimento fanteria il 16 novembre 1910 e vi divenne zappatore. A seguito della dichiarazione di guerra alla Turchia passò al 40° reggimento che si mobilitava per essere inviato in Tripolitania.
Il reggimento salpò da Napoli il 9 ottobre 1911 al comando del colonnello Pastorelli e sbarcò a Tripoli tra l’11 e il 12 ottobre contribuendo alle operazioni per il rafforzamento della difesa della città e delle sue vicine trincee.
Il Cantoni fu nel suo reparto sempre presente ai combattimenti nei quali il reggimento venne impegnato. Dopo le azioni del 23, del 28 ottobre e del 26 novembre 1911 partecipò ai combattimenti nelle oasi antistanti Tripoli ed alla battaglia di Ain Zara dell’11 dicembre dello stesso anno, nella quale rifulse il valore del colonnello Pastorelli che cadde sul campo.
Nuovi atti di eroismo e di ardimento furono compiuti dai valorosi fanti del 40° reggimento nella battaglia di Gargaresc del 18 e del 20 gennaio 1912 che portò all’occupazione di quella località.
Ma i turco – arabi abbandonata Gargaresc avevano raccolto imponenti masse di armati e si erano trincerati al margine dell’oasi di Zanzur, minacciando le posizioni ad ovest di Tripoli.
Per respingerli fu decisa ai primi di giugno un’azione offensiva che ebbe inizio all’alba dell’8 giugno 1912.
La battaglia divenne ben presto accanita ed il valore dei fanti si impose sul nemico conquistando ad una ad una le trincee alla baionetta, nonostante il vivacissimo fuoco e la tenace resistenza avversaria. Nell’ardimentoso assalto alla prima trincea nemica condotto dal II battaglione del 40° reggimento il Cantoni dimostrò coraggio e sprezzo del pericolo eccezionali trascinando col suo esempio i compagni al combattimento finché cadde colpito a morte sulla linea conquistata.
Alla memoria del valoroso soldato è stata concessa con r. d. 8 novembre 1912 la medaglia d’oro al v. m. Dice la motivazione: Nell’assalto alla baionetta delle trincee turche, dopo aver incitato i propri compagni all’avanzata, giungeva tra i primi sul nemico, ed ivi, circondato da un gruppo di arabi, ne uccideva due ferendone un terzo, finché colpito in fronte da un proiettile sparatogli a bruciapelo, cadeva sul campo vittima del proprio eroismo. – Zanzur, 8 giugno 1912.


G. Carolei, G. Greganti, Le Medaglie d’oro al Valore Militare dal 1871 al 1914,  (a cura di), in Gruppo Medaglie d’Oro al Valore Militare d’Italia, [Tipografia Regionale], Roma 1958,    p. 126.