GADOLINI Vittorio

GADOLINI VITTORIO048di Girolamo e di Maria Ravazzola, nacque a Castell’Arquato di Piacenza il 10 giugno 1859 e mori nell’ospedaletto someggiato n. 1  il 20 settembre 1912 per ferite riportate lo stesso giorno nel combattimento di Sidi Bilal.
Seguendo le tradizioni della famiglia, che aveva dato valorosi combattenti nelle guerre dell’indipendenza, si arruolò volontario nel 37° reggimento fanteria e passò per tutti i gradi di truppa. Prescelto a frequentare la Scuola Militare di Modena, vi fu ammesso il 31 marzo 1881 e nel settembre dell’anno successivo fu nominato sottotenente nell’8° reggimento, dal quale passò all’80°, ove, il 21 marzo 1886 ebbe la promozione a tenente. Dopo il corso triennale della Scuola – di Guerra ottenne nell’aprile del 1893 la promozione a scelta a capitano nel 43° reggimento.
Inviato in Eritrea nel febbraio 1896, giunse a Massaua pochi giorni prima della battaglia di Adua. Rimpatriato nel maggio dello stesso anno, dal luglio 1896 al settembre 1904, fu insegnante titolare di armi e fortificazioni alla Scuola Centrale di tiro per la fanteria a Parma; pubblicò apprezzati studi sull’impiego delle mitragliatrici e sulle fortificazioni campali. Promosso maggiore il 30 settembre 1907, fu mobilitato col 23° reggimento per la dichiarazione di guerra alla Turchia ed inviato in Tripolitania, col primo scaglione di truppe del Corpo speciale, il 9 novembre 1911. Si distinse nella battaglia del 26 novembre 1911 a Sidi Mesri, in quelle successive per la difesa di Tripoli e nella occupazione di Gargaresc 1’8 giugno 1912.
Promosso tenente colonnello il 30 giugno 1912, si coprì di gloria nella battaglia di Sidi Bilal il 20 settembre dello stesso anno. I turco – arabi ricacciati da Gargaresc si erano, però, trincerati nell’oasi di Zanzur e sulle alture che, coperte di vegetazione e adatte alla sorpresa, ben si prestavano alla difesa.
Alle ore 5 del 20 settembre, iniziatosi il combattimento, il ten. col. Gadolini ebbe l’ordine di sostenere col suo battaglione il 52° fanteria, fortemente impegnato nella battaglia. Il nemico, messo in fuga una prima volta, si presentò con maggiori forze. Il Gadolini alla testa del suo battaglione si lanciò in un assalto che travolse le orde beduine, ma sulla posizione conquistata cadde colpito in pieno petto da un proiettile di fucile.
Alla sua memoria fu concessa la medaglia d’oro al valor militare con r. d. 8 novembre 1912 e la seguente motivazione: Benché contuso da una palla al fianco, con mirabile esempio di valore si slanciava primo col suo battaglione all’assalto finché cadeva mortalmente ferito. – Sidi Bilal (Libia), 20 settembre 1912. Si era comportato con esemplare coraggio anche all’attacco del forte di Sidi Mesri (Libia) il 26 novembre 1911.


G. Carolei, G. Greganti, Le Medaglie d’oro al Valore Militare dal 1871 al 1914,  (a cura di), in Gruppo Medaglie d’Oro al Valore Militare d’Italia, [Tipografia Regionale], Roma 1958,    p. 138.