ORSI Giuseppe

ORSI GIUSEPPE025di Nicola e di Concetta Cimmino, nacque a Napoli il 2 gennaio 1885 e morì in combattimento a Sciara Zauia (Tripoli) il 26 ottobre 1911.
Dalle aule del Liceo Genovesi di Napoli passò alla Scuola Militare di Modena dove, ammesso come allievo il 6 novembre 1905, due anni dopo conseguì la nomina a sottotenente e fu destinato all’84° reggimento fanteria di stanza a Catania. Col reggimento fu tra i primi ad accorrere a Messina ed a prodigarsi in soccorso della popolazione colpita dal terremoto.
Fu pure nel suo reggimento il vero educatore delle giovani classi nelle quali seppe trasfondere, col suo entusiasmo, il senso della responsabilità e del dovere e prepararne lo spirito eroico.
Promosso tenente nel settembre 1910 e distaccato presso il VII Corpo d’armata di Firenze, appena ebbe notizia della mobilitazione di un Corpo di spedizione per la Libia, chiese di tornare al suo reggimento ed, ottenutolo, il 9 ottobre salpò da Napoli col primo scaglione di truppe. Il successivo giorno 11, col 1° plotone della 7^ compagnia dell’84°, sbarcò a Tripoli, raggiungendo immediatamente le trincee della piazzaforte per sostituire i prodi marinai che le avevano occupate.
Dopo i combattimenti del 23 ottobre, gli arabo – turchi verso le ore 5 del successivo 26, con rinnovate forze, attaccarono nuovamente tutta la difesa di Tripoli, operando il maggiore sforzo contro le posizioni tenute dall’84° reggimento, specialmente nel tratto Casa Giamal Bey – Henni. Su questo fronte il nemico con deciso attacco penetrò verso le ore sei in alcune trincee, occupandole e minacciando le spalle dello schieramento. Il tenente Orsi, che col suo plotone si trovava in linea avanzata, fu, così, immediatamente impegnato in un combattimento impari. Tuttavia dette prova di grande coraggio e con la sua resistenza eroica, sebbene attaccato anche sul fianco e alle spalle, trattenne per qualche tempo l’impeto nemico, finché sopraffatto, cadde colpito da fucilate in più parti del corpo.
Alla sua memoria fu conferita, per tale eroica azione, la medaglia d’oro al v. m. con r. d. 8 novembre 1912. Dice la motivazione: Essendo in trincea, attaccato da forze soverchianti di fronte ed a tergo, resisté con fermezza e con molto ardimento. Avvertito che il grosso della compagnia si ritirava, ordinò al suo plotone di serrarsi attorno a lui, dicendo: Questo è il nostro posto, stringetevi attorno al vostro tenente; qui dobbiamo sostenere l’onore del nostro reggimento!. Morì in mezzo ai suoi soldati. – Sciara Zauia (Libia), 26 ottobre 1911.
Per lo stesso combattimento la bandiera del reggimento fu decorata di medaglia d’oro al v. m.


G. Carolei, G. Greganti, Le Medaglie d’oro al Valore Militare dal 1871 al 1914,  (a cura di), in Gruppo Medaglie d’Oro al Valore Militare d’Italia, [Tipografia Regionale], Roma 1958,    p. 92.