VERRI Pietro

VERRI PIETRO024di Luigi e di Giovanna Viganò, nacque a Pavia il 4 agosto 1868 e morì in combattimento a Henni (Tripoli) il 26 ottobre 1911.
Arruolatosi volontario nel 36° reggimento fanteria, nel novembre 1888 entrò col grado di sergente alla Scuola Sottufficiali di Modena ottenendo la nomina a sottotenente di fanteria nel settembre 1894.
Destinato alle truppe d’Africa nel febbraio 1896, fu poi commissario della zona di Seraè fino al maggio 1898 per la promozione a tenente.
Nel luglio 1900 partì per l’Estremo Oriente quale aiutante di campo del colonnello Garioni, comandante del Corpo di spedizione in Cina e si distinse nell’occupazione di Cu-Nan-Tsien il 2 e 3 novembre di quell’anno, meritando la medaglia d’argento al v. m.
Con la promozione a scelta a capitano nel dicembre 1901 fu destinato al 4° reggimento fanteria e, compiuti i corsi della Scuola di Guerra nel 1903, l’anno successivo prestò servizio di stato maggiore presso il comando del IV Corpo d’armata. Nel settembre 1904 ebbe un encomio solenne per la sua efficace opera durante uno sciopero a Genova.
Ritornato in Africa nel novembre 1904 al III battaglione indigeno, compì importanti studi geografici e statistici che molto giovarono per la conoscenza e lo sviluppo della Colonia. Rimpatriò nel marzo 1907 e fu nominato capo di stato maggiore della Divisione di Cuneo. Seguì, poi, un corso di geodesia all’Istituto Geografico Militare di Firenze, al termine del quale, fece viaggi ed eseguì missioni nei paesi arabi, particolarmente nella zona di Aden dal 1° dicembre 1909 al 1° novembre 1910.
Ufficiale di indiscussa autorità per la sua preparazione fu dall’ottobre 1911 prezioso collaboratore dell’ammiraglio Cagni in Tripolitania nel difficile momento della occupazione di Tripoli con solo poche centinaia di marinai delle forze da sbarco, contrastata dai presidi turchi e dagli arabi.
Durante l’attacco arabo – turco dell’ottobre, dopo più giorni di combattimenti, il Verri, trovandosi nelle posizioni di Henni presidiate da una compagnia di marinai al comando del tenente di vascello Bella, volle egli stesso guidare quei valorosi al contrattacco, rimanendo ucciso nella lotta.
Per il valore e l’ardimento dimostrati gli fu concessa, con r. d. 8 novembre 1912, la medaglia d’oro al v. m. con la seguente motivazione: Sempre primo ad accorrere alla trincea durante i ripetuti attacchi notturni dall’8 al 26 ottobre 1911, dirigendo ed incuorando con calma e coraggio straordinari marinai e soldati. La mattina del 26 ottobre mentre partecipava animosamente al contrattacco con un manipolo di marinai cadeva morto, colpito alla testa ed al petto, esempio mirabile di eroico ardimento. – Henni (Tripoli), 8-26 ottobre 1911.


G. Carolei, G. Greganti, Le Medaglie d’oro al Valore Militare dal 1871 al 1914,  (a cura di), in Gruppo Medaglie d’Oro al Valore Militare d’Italia, [Tipografia Regionale], Roma 1958,    p. 90.