BALEGNO DI CARPENETO Michele Angelo,

BALEGNO MICHELE030di Luigi e di Regina Carutti di Cantogno, naque a Torino l’11 maggio 1814 e mori in combattimento a S. Martino il 24 giugno 1859.
Ammesso nelle Guardie del Corpo di Sua Maestà nell’agosto 1831, nel novembre dello stesso anno, a seguito della soppressione del Corpo, venne nominato cadetto e assegnato al 2° reggimento. divenuto poi 8°, della brigata Cuneo. In esso il 12 aprile 1833 fu promosso sottotenente. Ebbe le successive promozioni a luogotenente nel 1842 ed a capitano nel 1846, mentre si trovava a prestare servizio, dal 1841, nel Corpo degli Invalidi e Veterani.
Nella prima campagna d’indipendenza del 1848 fu a disposizione del Governo provvisorio della Lombardia che lo promosse maggiore nella Divisione Lombarda costituita dal generale Ettore Perrone.
Ritornato in Piemonte, dopo l’armistizio, riprese il suo grado nell’Esercito e venne assegnato al 13° reggimento della brigata Pinerolo.
Partecipò alla campagna del 1849 come comandante di compagnia e fu decorato di una medaglia d’argento al valore a Novara il 23 marzo.
Promosso maggiore nel 1851 fece parte, dal maggio 1855 al maggio

1856, del Corpo di spedizione in Crimea e fu decorato della Legion d’Onore e della medaglia militare inglese.
Al comando del I battaglione del 13° reggimento combatté agli ordini del colonnello Caminati sulla Sesia verso Pezzana e successivamente a Palestro ed a Vinzaglio, nella seconda guerra d ‘indipendenza del 1859. L’8 giugno, promosso luogotenente colonnello, assunse il comando del 14° reggimento fanteria, alla testa del quale il successivo 24, nei reiterati attacchi alle aspre pendici di S. Martino, fortemente difese dalle fanterie dell’VIII Corpo austriaco del generale Benedek, compì prodigi di valore. Particolarmente rifulse la figura del Balegno all’attacco della cascina denominata Controcania, dove, sotto l’intenso fuoco avversario, fu ammirevole per volontà e spirito di sacrificio. Ebbe il cavallo ucciso sot to di sè e quantunque ferito egli stesso gravemente. continuò a combattere alla testa dei suoi soldati finchè cadde colpito a morte sul campo.
Alla di lui memoria, con regio decreto 12 luglio 1859, fu conferita la medaglia d’oro al valore pel singolare impeto nell’attacco della Cascina Trecani (Controcania), pel sommo valore e sangue freddo dimostrati sotto il fuoco nemico nell’occupazione della medesima (morto).
Nello stesso giorno anche il fratello Placido Balegno, capitano d’artiglieria comandante la 7^ batteria da battaglia, ottenne la medaglia d’oro al valore per il suo eroico comportamento sulle medesime posizioni.


G. Carolei, G. Greganti, Le Medaglie d’oro al Valore Militare dal 1848 al 1870,  (a cura di), in Gruppo Medaglie d’Oro al Valore Militare d’Italia,  [Grafischena], Roma 1950, p.88.