REY DI VILLAREY Onorato

REY ONORATO063di Carlo Antonio e di Teresa Emery, nacque il 22 ottobre 1816 a Mentone nelle Alpi Marittime, e morì in combattimento a Custoza il 24 giugno 1866.
Ancora giovanissimo, nel marzo 1828, fu nominato cadetto nei carabinieri al servizio del Principe di Monaco raggiungendovi nel dicembre 1838 il grado di capitano.
Nel 1842 entrò nell’Esercito sardo e col grado di capitano nel 1° reggimento fanteria della brigata Savoia partecipò alla prima campagna di indipendenza degli anni 1848 e 1849.
Nella seconda guerra d’indipendenza col grado di maggiore e di tenente colonnello, nel 2° e successivamente nel 20° reggimento fanteria, si meritò la croce di cavaliere dell’Ordine Militare di Savoia per essersi distinto nel fatto d’armi della Madonna della Scoperta, presso San Martino, il 24 giugno 1859.
Nel 1860, con il grado di colonnello comandante il 20° reggimento fanteria, prese parte alla campagna delle Marche e dell’Umbria ed alle successive operazioni militari rielle province meridionali contro il brigantaggio, nelle quali particolarmente si distinse.
Fu promosso maggior generale nel 1861. Comandò dapprima la brigata Re, già Savoia; poi alla vigilia della terza guerra d’indipendenza assunse il comando della brigata Pisa.
La mattina del 24 giugno, all’inizio della marcia dell’Armata italiana oltre il Mincio verso le alture moreniche a sud del Garda, il Villarey ebbe il comando dell’avanguardia della divisione, con direttrice la strada rotabile Valeggio-Castelnuovo. Avuta notizia della presenza del nemico a Oliosi mosse con la brigata e con il 18° battaglione bersaglieri verso Mongabia e le alture del Cricol sotto la protezione del fuoco delle artiglierie. Un reparto austriaco della brigata Benko irruppe dalla Mongabia sul 29° reggimento che retrocesse. In così grave contingenza il Villarey fu instancabile animatore delle sue truppe ed intrepido combattente. Assalito da forze numericamente superiori dimostrò serenità, calma e sprezzo del pericolo congiunti a capacità di comando. Portatosi nelle prime linee, per incoraggiare con la presenza i suoi uomini e per risollevarne il morale, cadde colpito a morte da una fucilata sulle pendici aspramente contese di M. Cricol.
Per così eroico comportamento, il generale Villarey, esempio mirabile di ardire e di sacrificio, fu decorato alla memoria di medaglia d’oro al valore militare con regio decreto 6 dicembre 1866 pel mirabile valore dimostrato nel sostenere il combattimento alla testa della sua brigata, finchè non cadde colpito da vari colpi di arma da fuoco. Morto sul campo. – Custoza, 24 giugno 1866.


G. Carolei, G. Greganti, Le Medaglie d’oro al Valore Militare dal 1848 al 1870,  (a cura di), in Gruppo Medaglie d’Oro al Valore Militare d’Italia,  [Grafischena], Roma 1950, p.166.