FRANZINI Tibaldeo Paolo

FRANZINI PAOLO037di Giovanni e di Caterina Cermelli, nacque a Casalcermelli, presso Alessandria, il 18 marzo 1814 e morì a San Salvatore Monferrato, presso Alessandria, il 16 luglio 1879.
Fedele continuatore delle gloriose tradizioni militari della famiglia, acquistò meritata fama di esperto e valoroso ufficiale d’artiglieria durante le guerre del risorgimento.
Dall’Accademia Militare di Torino uscì col grado di luogotenente nel 1833. Una medaglia d’argento al valor militare gli fu conferita per aver salvato da sicura morte a Torino il 30 luglio 1846 un militare di truppa che, inesperto del nuoto, era stato travolto dalla impetuosa corrente del Po.
Nella campagna di guerra del 1848 col grado di capitano fu addetto allo stato maggiore dell’Armata. Promosso maggiore il 3 marzo 1849, nella breve campagna di quell’anno, comandò il parco principale d’artiglieria.
Nella seconda guerra d’indipendenza, era già tenente colonnello dal settembre 1858, ebbe particolari incarichi organizzativi e di collegamento con l’Armata francese. Promosso colonnello nell’ottobre 1859 fu comandante dell’artiglieria in Alessandria. Nella successiva campagna delle Marche e dell’Umbria, nel 1860, comandò le artiglierie del IV Corpo d’armata (generale Cialdini). Si distinse nel combattimento di Castelfidardo; poi dal 25 al 28 settembre nelle operazioni contro forte Scrima e contro gli spalti di Porta Pia, nell’assedio di Ancona, ove, col ben diretto fuoco delle sue batterie, nonostante la violenta difesa, sostenne validamente le fanterie lanciate all’attacco.
Il suo personale ardimento fu premiato con la medaglia d’oro al valore concessagli con regio decreto 3 ottobre 1860 per il veramente ammirabile contegno tenuto al forte Scrima durante il violento fuoco che vi dirigeva il nemico dalla fortezza e per le disposizioni date all’artiglieria per l’attacco dei bastioni di Porta Pia. Ancona, 25-28 settembre 1860.
Partecipò quindi all’assedio di Gaeta nel 1861. Promosso maggior generale, nel 1862, comandò la brigata Cuneo e guidò personalmente parecchie spedizioni, nella zona fra Nola ed Avellino, contro bande armate, meritando la nomina a commendatore dell’Ordine Militare di Savoia.
Assunse il comando della 20^ divisione nel 1866; ma il fulmineo succedersi degli avvenimenti militari gli impedì di portare il suo contributo alle operazioni.
Fu promosso, nell’agosto 1866, luogotenente generale ed ebbe l’incarico di governatore di Mantova e della piazzaforte, poi nel 1870 comandò la divisione di Messina e, quattro anni dopo, quella di Torino. Il collocamento a riposo nel 1877 chiuse la sua brillante carriera militare.


G. Carolei, G. Greganti, Le Medaglie d’oro al Valore Militare dal 1848 al 1870,  (a cura di), in Gruppo Medaglie d’Oro al Valore Militare d’Italia,  [Grafischena], Roma 1950, p.114.