MEDICI DEL VASCELLO Giacomo

MEDICI GIACOMO092di Giovanni e di Maria Beretta, nacque a Milano il 16 gennaio 1817 e morì a Roma il 9 marzo 1882.
Magnifica figura di soldato che più volte versò il suo sangue sui campi di battaglia per la causa della libertà dei popoli.
Giovanetto, dopo aver seguito il padre in Portogallo, che ivi si era rifugiato per sottrarsi alla persecuzione austriaca, si arruolò volontario nella Legione Cacciatori di Oporto al servizio della Spagna e nelle guerre combattute in quel territorio tra il 1836 e il 1840, contro i Carlisti, ripetutamente si distinse meritandosi alcune decorazioni al valore.
Recatosi in America, vi conobbe Giuseppe Garibaldi e divenne uno dei suoi legionari. Con lui rimpatriò appena gli giunse l’eco dello squillo di guerra in Italia e fu tra le prime camicie rosse che agli ordini dell’Eroe dei Due Mondi combatterono nel 1848 in Lombardia. L’anno dopo seguì il suo capo a Roma ed, al comando di una legione, che prese il suo nome, fu tra i valorosi che si batterono per la difesa della Repubblica. Nei combattimenti avvenuti il 3, il 13 e il 30 giugno 1849 sulle mura di San Pancrazio fu più volte ferito e per l’eroica difesa del Vascello gli fu conferita dal Triumvirato della Repubblica Romana una medaglia d’oro al valore.
Nel 1859 entrò nell’Esercito piemontese col grado di luogotenente colonnello ed ebbe il comando del 2^ reggimento Cacciatori delle Alpi. In quella campagna per l’intelligenza, l’energia ed il valore con cui si distinse fu nominato ufficiale dell’Ordine Militare di Savoia e decorato d’una medaglia d’argento al valore.
L’anno successivo ebbe l’incarico da Garibaldi di organizzare la seconda spedizione di volontari da Genova per la Sicilia. Assuntone, col grado di colonnello, il comando sbarcò a Palermo e partecipò ai combattimenti di Milazzo, di Messina ed alle successive operazioni che portarono i garibaldini al Volturno, meritandosi la commenda dell’Ordine Militare di Savoia.
Rientrò nel 1862 nell’Esercito italiano col grado di luogotenente generale e comandò la 6^ divisione.
Nella terza campagna d’indipendenza ebbe il comando della 15^ divisione ed operò in val Sugana. In questa campagna dette magnifiche prove di ardimento e di capacità e fu perciò decorato con regio decreto 6 dicembre 1866 della medaglia d’oro al valore per i brillanti fatti d’armi di Primolano, Borgo e Levico il 22 e 23 luglio 1866 e della croce di grande ufficiale dell’Ordine Militare di Savoia.
Fu eletto deputato al Parlamento per tre legislature, poi il 2 giugno 1870 ebbe la nomina a senatore e sia come militare, sia come uomo politico egli ebbe un solo pensiero: il bene della Patria.


G. Carolei, G. Greganti, Le Medaglie d’oro al Valore Militare dal 1848 al 1870,  (a cura di), in Gruppo Medaglie d’Oro al Valore Militare d’Italia,  [Grafischena], Roma 1950, p.224.

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