NEGRI PIER Eleonoro

NEGRI PIER ELEONORO044di Eleonoro Marcello e di Marina Bertani, nacque a Locara presso Verona il 29 giugno 1817 e morì a Firenze il 17 dicembre 1887.
Nato da antica famiglia patrizia vicentina, ai primi moti rivoluzionari del 1848 contro l’Austria, organizzò ed equipaggiò a sue spese una compagnia di volontari bersaglieri per la difesa di Vicenza. Tornata la città in potere degli Austriaci, emigrò in Piemonte, mentre l’imperiale Governo gli confiscava i beni. Entrò nell’Esercito regolare sardo come sottotenente dei bersaglieri e partecipò a tutte le campagne d’indipendenza.
Una medaglia d’argento egli meritò alla Bicocca il 23 marzo 1849 ove rimase ferito. Promosso capitano nel marzo 1852, con tale grado, partecipò alle operazioni militari in Oriente col Corpo di spedizione italiano nel 1855.
Si distinse ancora nella campagna di guerra del 1859 al comando del 1° battaglione bersaglieri ed ottenne la seconda medaglia d’argento pel fatto d’armi di Confienza il 31 maggio e successivamente la nomina a cavaliere dell’Ordine Militare di Savoia pel combattimento di S. Martino, il 24 giugno, dove anche il battaglione ebbe una menzione onorevole. Con la promozione a maggiore, nell’ottobre 1859, fu destinato al 15° reggimento fanteria, ma dopo pochi mesi rientrò nel Corpo dei bersaglieri assumendo il comando di quel 7° battaglione alla testa del quale si coprì di gloria.
Assegnato al IV Corpo d ‘armata, nella campagna delle Marche e dell’Italia meridionale, ottenne una menzione onorevole per l’assedio e la resa di Pesaro, l’11 settembre 1860. La medaglia d’oro al valore, concessagli con regio decreto 1° giugno 1861, lo premiò per il brillantissimo valore da lui spiegato nella ricognizione del Garigliano del 29 ottobre 1860. In quella ricognizione, effettuata dall’avanguardia del IV Corpo sul basso Garigliano, per facilitare il passaggio del fiume alle truppe provenienti dall’Abruzzo, il 7° battaglione bersaglieri attaccò i Borbonici che difendevano il ponte sul fiume, presso Minturno. Poderosamente animati dal Negri i bersaglieri si batterono con ardimento e valore riuscendo a cacciare il nemico dal ponte e ad occuparlo, nonostante le gravi perdite subite nel combattimento.
Promosso tenente colonnello per merito di guerra il 1° giugno 1861, assunse il comando del 61° reggimento fanteria e si distinse ancora negli assedi di Gaeta e di Messina, a seguito dei quali, per le rinnovate prove di bravura, fu nominato ufficiale dell’Ordine Militare di Savoia.
Alla testa del reggimento, nella terza campagna d’indipendenza, operò in Val Sugana, agli ordini del generale Medici e meritò la nomina a commendatore dell’Ordine Militare di Savoia. Fu promosso maggior generale nel marzo 1869 e comandò le divisioni di Ancona e di Piacenza.


G. Carolei, G. Greganti, Le Medaglie d’oro al Valore Militare dal 1848 al 1870,  (a cura di), in Gruppo Medaglie d’Oro al Valore Militare d’Italia,  [Grafischena], Roma 1950, p.128.