RIBOTY ANTONIO Augusto

RIBOTY AUGUSTO083di Giovanni Battista e di Adelaide Constantin di Castelnuovo, nacque a Puget-Théniers, presso Nizza, il 28 novembre 1816 e morì a Nizza l’8 febbraio 1888.
Fu ammesso a sedici anni nella Scuola di Marina di Genova e nel 1835 ebbe la nomina a guardiamarina di 2^ classe. Col grado di luogotenente di vascello prese parte alla prima campagna di guerra per l’indipendenza nell’alto Adriatico segnalandosi per coraggio e bravura.
Partecipò alla campagna d’Oriente, in Crimea, nel 1855 e nel 1856.
Ebbe per molti anni il comando delle Scuole di Marina di Genova e di Napoli, dimostrando spiccate qualità di educatore.
Promosso capitano di vascello di 1^ classe nel gennaio 1866, il 23 maggio successivo, assunse il comando della pirofregata Re di Portogallo, e partecipò con la Squadra alla campagna di guerra di quell’anno.
Il 18 luglio con vigorosa azione di fuoco ridusse al silenzio le batterie di levante di Porto San Giorgio e si prodigò successivamente per appoggiare le tentate operazioni di sbarco nell’isola di Lissa.
La mattina del 20 luglio, mentre accorreva, a tutto vapore, in soccorso del Re dItalia, che stava per essere circondato dalle navi austriache, si vide improvvisamente attaccato dal vascello nemico Kaiser. Con abile e pronta manovra modificò la rotta della nave, si lanciò decisamente sull’avversario e lo colpì con il fuoco di una fiancata. Il Kaiser, ridotto a mal partito, dovette ritirarsi dalla battaglia e riparare in Porto S. Giorgio con l’alberatura abbattuta e numerose avarie nello scafo.
Con spirito aggressivo, poi, portò nuovamente il Re di Portogallo contro il nemico, dopo il primo urto fra le squadre, e dové retrocedere non essendo stato seguito né appoggiato dalle altre unità.
Adeguato premio all’ardimento ed all’illuminata perizia del Riboty fu la medaglia d’oro al valor militare concessagli con regio decreto 15 agosto 1867 per la sua valorosa condotta al comando della R. nave Re di Portogallo durante le operazioni navali in Adriatico il 18-19-20 luglio 1866.
Promosso, pochi giorni dopo, contrammiraglio per merito di guerra, ebbe nel 1867 il comando della Squadra permanente del Mediterraneo.
Fu eletto deputato al Parlamento per il collegio di Ancona nella X legislatura; fu due volte ministro della Marina dal gennaio 1867 al dicembre 1869 e dall’agosto 1871 all’ottobre 1873 dopo la nomina a senatore. Servì con profondo amore e disinteresse la Patria sia come ufficiale sia come uomo politico e prestò opera efficacissima per la riorganizzazione della Marina affinché questa, coi quadri giovani e naviglio moderno, divenisse potente strumento di difesa della Nazione. Morì a Roma nel 1888.


G. Carolei, G. Greganti, Le Medaglie d’oro al Valore Militare dal 1848 al 1870,  (a cura di), in Gruppo Medaglie d’Oro al Valore Militare d’Italia,  [Grafischena], Roma 1950, p.206.