CAPUZI Pietro

nasce nel 1890 a Visso (Macerata). Partigiano combattente.

Partecipò alla prima guerra mondiale col 3° genio telegrafisti riportando una ferita in combattimento a Gorizia il 22 maggio 1917. Collocato in congedo nel giugno 1919 col grado di caporale, si dedicò al commercio nel paese natio. Dopo l’armistizio dell’8 settembre 1943, organizzò la resistenza fra le montagne di Visso facendo parte della formazione partigiana Brigata Spartaco ed assolvendo l’incarico di commissario politico del Comando umbro marchigiano delle Brigate Garibaldine. Catturato il 9 maggio 1944 da una pattuglia tedesca mentre si recava ad ispezionare un gruppo partigiano della formazione, veniva fucilato in località Vena d’Oro il 26 dello stesso mese.

Ritrovando nella lotta partigiana lo slancio e l’energia della gioventù, benché avanzato negli anni, si adoperava indefessamente a costituire in Visso un centro di resistenza e di guerriglia partigiana, dando prova di alto spirito di sacrificio e di eroico disprezzo di ogni pericolo. Nei momenti più gratli della reazione nazista, assumeva personalmente il comando di tre Brigate Garibaldine ed animando con l’esempio e la parola i suoi compagni di lotta infrangeva ogni attacco, mantenendo le sue forze sempre più agguerrite e temibili per il nemico. Sfuggendo più volte ai tedeschi che accanitamente lo ricercavano e malgrado la forte taglia che gravava sulla sua testa, continuò instancabile la sua sempre più pericolosa attività, finché, preso dal nemico ad Ussita, sopportate fieramente disumane torture, veniva passato per le armi nel luogo stesso della cattura, dopo otto mesi di eroica incessante lotta per la liberazione della Patria Ussita, 9 maggio 1944.


Gruppo Medaglie d’Oro al Valore Militare, Le Medaglie d’oro al Valore Militare, volume secondo (1942-1959), [Tipografia Regionale], Roma, 1965, p. 440.