TOLU Enzo

nasce il 10 ottobre 1913 a Verona (http://www.assoaeronauticaladispolicerveteri.it/files/Biblioteca/1940%2002%20Tolu%20Enzo%20corso%20osservat%20Cerveteri.pdf). Capitano s.p.e. (servizio permanente effettivo), 5° reggimento alpini, osservatore dall’aeroplano.

Giovane sportivo, fu anche apprezzato schermitore e partecipò a numerosi campionati dell’Esercito. Nominato sottotenente in s.p.e. nel 1934 e frequentata la Scuola di applicazione d’arma, fu destinato al battaglione Morbegno del 5° reggimento alpini dove nel 1936 conseguì la promozione a tenente. Nel febbraio 1940 frequentò a Cerveteri il 23° corso di osservazione aerea e nominato osservatore fu inviato alla 125^ squadro O.A. mobilitata, per la dichiarazione di guerra. Tra-. sferito in A.S. nel maggio 1941, rimpatriava dopo pochi mesi per malattia riprendendo servizio in dico nella 116″ squadro O.A. (Osservatore dall’Aeroplano) allora impegnata in Jugoslavia. Promosso capitano dal gennaio 1942, nel maggio successivo partiva per il fronte russo dove rimase fino al dicembre dello stesso anno. Rientrato in Italia, prestò servizio per circa cinque mesi presso il deposito del 5° alpini, quindi, nell’aprile 1943, fu assegnato alla 121^ squadriglia O.A. nuovamente in Jugoslavia.

Altre decorazioni: M.A. (Medaglia Argento) sul campo (Fronte russo, Cielo del Donetz, maggio-agosto 1942).

Ufficiale osservatore dall’aeroplano di rara capacità, in 180 missioni di guerra svolte nei cieli d’Africa, Russia e Jugoslavia, profuse al servizio della Patria virtù esemplari di soldato per fede, sprezzo del pericolo, sentimento del dovere elevato a religione dello spirito e dell’azione. Rientrato da un rischioso volo di spezzonamento e mitragliamento ed avvertito che forze nemiche stavano per soverchiare in un settore una nostra formazione di fanteria, si offriva volontario per la nuova delicata missione, in appoggio di tale formazione. Rilevati sul posto e comunicati alla base i dati necessari per l’efficace successivo intervento del bombardamento e della caccia-assalto, anziché rientrare subito al campo si abbassava sull’avversario imbaldanzito che mitragliava a volo radente, nel generoso intento di dare tutto il proprio immediato aiuto alle truppe a terra, che si trovavano in critica situazione. Mentre portava così lo scompiglio in alcuni reparti nemici e poneva la valida base della successiva fortunata azione delle nostre armi, precipitava con l’aereo colpito dalla reazione del nemico ed immolava sul campo la sua giovane feconda esistenza di soldato. Esempio ai migliori di rare virtù militari e di sublime eroismo. Cielo della Jugoslavia, 1° settembre 1942 – 10 agosto 1943.


Gruppo Medaglie d’Oro al Valore Militare, Le Medaglie d’oro al Valore Militare, volume secondo (1942-1959), [Tipografia Regionale], Roma, 1965, p. 273.