MADALENA NicoLò

MADALENA NICOLO'053di Gianfrancesco e di Luigia Bassi, nacque a San Remo il 27 ottobre 1863 e morì in combattimento a Sidi Garbàa il16 maggio 1913.
Compiuti gli studi classici a Venezia, a diciassette anni fu ammesso alla Scuola Militare di Modena e, classificato fra i primi del corso, fu promosso sottotenente nel gennaio 1882 e destinato al 50° reggimento fanteria. Ottenuto di passare nella specialità alpini, che si stava costituendo, fu nel dicembre 1883 trasferito al 1° reggimento ove ebbe la promozione a tenente, quattro mesi dopo; assunse anche, nell’ottobre 1888, la carica di aiutante maggiore in seconda. Promosso capitano nel 1892 e completati, nell’anno successivo, i corsi della Scuola di Guerra, prestò servizio di stato maggiore nelle Divisioni di Messina e di Bologna. Promosso maggiore a scelta il 23 settembre 1901, ritornò negli alpini assumendo il comando del battaglione Tirano.
Dal marzo 1902 al maggio 1905 fece parte del Corpo di spedizione in Cina. Quindi nel 1906 fu in Eritrea quale capo di stato maggiore del Comando truppe d’Africa e vi rimase anche col grado di tenente colonnello. Rientrato in Patria nell’ottobre 1910, fu capo di stato maggiore alla Divisione di Padova e, dal 20 luglio 1911, addetto al comando del VII Corpo d’armata.
Promosso colonnello il 17 marzo 1912, comandò solo per pochi mesi il 72° reggimento perché nel settembre successivo passò al 26° reggimento che si trovava in Libia nella zona di Derna.
Nei combattimenti dell’8 – 10 ottobre, sull’altopiano a sud – ovest della città, fu decorato di medaglia di bronzo al v. m.
Nel gennaio 1913 assunse il comando della piazza di Derna. Nella notte sul 16 maggio al comando di una colonna di sei battaglioni, mosse contro il campo nemico di Ettangi. La colonna giunta sotto il ciglione di Sidi Garbàa fu improvvisamente presa sotto il fuoco d’artiglieria e di fucileria e minacciata di avvolgimento da una massa di armati appostata sulle alture.
Negli assalti e contrassalti alla baionetta il colonnello Madalena, calmo, sereno e sprezzante di ogni pericolo, si prodigò nella battaglia. Ferito, continuò ad incitare i suoi soldati a combattere e cadde, colpito da una fucilata, sulla trincea conquistata.
Alla sua memoria con r. d. 9 aprile 1914 fu concessa la medaglia d’oro al v. m. Dice la motivazione: Nell’offensiva verso Ettangi, guidava all’attacco i dipendenti reparti con eroico coraggio riuscendo a conquistare i trinceramenti di Sidi Garbàa ed a mantenervisi parecchie ore malgrado l’energica controffensiva nemica. Ferito poi mortalmente si opponeva che lo trasportassero altrove e rimaneva sul sito, continuando a dare disposizioni fìnché spirava con stoica serenità. – Sidi Garbàa (Libia), 16 maggio 1913.


G. Carolei, G. Greganti, Le Medaglie d’oro al Valore Militare dal 1871 al 1914,  (a cura di), in Gruppo Medaglie d’Oro al Valore Militare d’Italia, [Tipografia Regionale], Roma 1958,    p. 148.