Dionigi Tortora, chiamato alle armi nel 1937, si congedò già nel 1938. Nel 1940 fu però costretto nuovamente ad arruolarsi e venne inviato in Grecia, dove si meritò la croce di guerra al V.M. per gli atti di coraggio nelle operazioni in cui fu impegnato nella zona di Kalamai. Si trovava in Albania, come capitano del 13° Raggruppamento d’artiglieria, quando lo sorprese l’armistizio. Dionigi decise allora di combattere contro le truppe tedesche, in sostegno della Resistenza albanese. Di fronte all’inesorabile avanzata delle armate naziste, il giovane capitano rimase ferito a morte il 14 novembre 1943 a Berat.
Testo epigrafe
A.N.P.I.
Tortora Dionigi
Medaglia d’Oro
N. a Roma 3 giugno 1911
Capitano d’artiglieria – partigiano –
“conscio che il proprio sacrificio avrebbe
salvato l’intero presidio partigiano dalla
cattura, con superbo coraggio si batteva
alla testa dei suoi, che animati dal suo
esempio respingevano il nemico.
Ferito rifiutava ogni soccorso, finchè
nel folto della mischia ferito una seconda
volta, cadeva gridando viva l’Italia.”
Berat 14 novembre 1943