Piazza S.Croce in Gerusalemme, 9 – 00185 Roma
Tel/Fax: 06.7027287
Sito web

Orari:
dal lunedì al giovedì 9-13
venerdì 9-12
sabato, domenica e festivi solo su prenotazione

Ingresso gratuito

museo-fanteriaL’idea di costituire un Museo della Fanteria Italiana che testimoniasse la storia gloriosa dell’Arma sorse alla fine della Grande Guerra, quando più recente e più vivo era nell’animo degli italiani il ricordo delle gesta e dei sacrifici compiuti dalla Fanteria in quel conflitto. Ma, mentre si diffondevano e si attuavano negli anni successivi pregevoli iniziative intese a ricordare, con la creazione di monumenti e di musei, le glorie e di alcune specialità, come i Bersaglieri ed i Granatieri, nulla venne attuato per ricordare la Fanteria nel suo insieme.
Furono i Reggimenti dell’Arma a prendere l’iniziativa di costituire, presso le rispettive caserme, piccoli sacrari nei quali raccogliere le testimonianze delle gloriose tradizioni; ma le distruzioni conseguenti alla guerra 1940-45 cancellarono o dispersero quasi tutti i cimeli raccolti.
Nel 1948 lo Stato Maggiore dell’Esercito affidò al Generale Edoardo Scala l’incarico di raccogliere il materiale ancora reperibile per costituire il tanto atteso Museo della Fanteria. Alle difficoltà di reperire cimeli sufficienti a testimoniare l’opera svolta nei secoli dalle fanterie italiane, ed a giustificare, conseguentemente, la creazione di un apposito Museo, si aggiunsero le inevitabili difficoltà di ordine burocratico e finanziario e, soprattutto, l’impossibilità di reperire in Roma, sede naturale del Museo, i locali idonei ad ospitare la nobile Istituzione con il necessario decoro.
Nel 1956, nel lasciare la carica al suo successore, generale Attilio Bruno, il generale Scala riuscì ad ottenere il decreto di erezione del Museo in Ente morale. Il nuovo Direttore propose ed ottenne, quale sede del Museo, l’edificio che per lunghi anni aveva ospitato il Comando del Reggimento Granatieri di Sardegna nell’area di Santa Croce in Gerusalemme. Con il valido appoggio delle autorità militari e dei ministri della Difesa dell’epoca, si provvide a recingere l’edificio includendovi il grande parco prospiciente nonché alcuni maestosi ruderi dell’antico “Palazzo Sessoriano”, presumibile dimora della madre dell’imperatore Costantino – IV secolo d.C. – e ad ammodernare gradualmente lo stabile.
L’11 novembre 1959 il Museo fu inaugurato dal Presidente della Repubblica, on. Giovanni Gronchi, alla presenza delle bandiere dei Reggimenti di Fanteria. Il 28 giugno 1986 è divenuto Ente di Forza Armata inquadrato organicamente nella Scuola di Fanteria di Cesano di Roma.