Antonio Gandin combatté in entrambi le guerre mondiali. Da tenente nella Prima si distinse tra le file del 136° reggimento, nella Seconda invece divenne generale di divisione nel Regio Esercito. La sua divisione era la “Acqui”, incaricata di presidiare l’isola di Cefalonia. Al momento dell’armistizio, dopo aver cercato invano di avviare delle trattative con il comando tedesco, insieme ai suoi soldati e ufficiali decise di battersi contro i tedeschi, lanciando questa sfida: «Per ordine del Comando supremo Italiano e per volontà degli ufficiali e dei soldati, la Divisione Acqui non cede le armi». La battaglia durò ininterrotta tra il 17 e il 22 settembre, giorno in cui Gandin decise di arrendersi. Durante l’eccidio di soldati italiani che seguì anche il generale finì sotto i colpi del plotone d’esecuzione, non prima però di aver gettato in terra la croce di ferro conferitagli in precedenza dal comando tedesco. Morì il 23 settembre 1943.

GANDIN 400

Testo epigrafe
Caserma Gen. A. Gandin M. d’O.