CAMPANIA Lordi Roberto

 1944

  • Roberto Lordi, n. 1894 Napoli,  m. 24 marzo 1944 Roma. Generale di Brigata aerea nella riserva.
    10 LORDI ROBERTODedicatosi senza alcuna ambizione personale e per purissimo amor di Patria all’attività partigiana, vi profondeva, durante quattro mesi di infaticabile e rischiosissima opera, tutte le sue eccezionali doti di coraggio, di intelligenza e di capacità organizzativa, alimentando di uomini e di rifornimenti le bande armate, sottraendo armi ed esplosivi destinati ai tedeschi, fornendo utili informazioni al Comando alleato, sempre con gravissimo rischio personale. Arrestato e lungamente torturato, nulla rivelò circa i propri collaboratori e la propria attività ed affrontò serenamente la morte. Esempio nobilissimo di completa e disinteressata dedizione alla causa della libertà del proprio Paese. Fosse Ardeatine, 24 marzo 1944.
  • Altre decorazioni: M.A. (Cielo della Carnia e dell’Isonzo, maggio 1916 ott. 1917); Cr.g. al V.M. (Cielo del Piave, agosto -novembre 1918); col. per m.g. (1931).
    Uscito sottoten. d’art. dall’Accademia di Torino nel gennaio 1916, raggiunse al fronte il 2° rgt. artiglieria da montagna. Nello stesso anno, passò a domanda in aviazione e con l’89° squadr. si distinse nei cieli della Carnia, dell’Isonzo e del Piave. Fu poi in Libia dal dicembre 1918 all’ottobre 1919 e rimpatriato, prestò successivamente servizio al 2° rgpt. aeroplani da bombardamento e alla base aeronautica di Brindisi. Promosso capitano nel 1923, entrò a far parte dell’A.A. costituitasi in quell’anno. Magg. nel 1926 e ten. col. nel 1928, l’anno dopo ritornò in Cirenaica per assumere il comando di quell ‘aviazione. Rientrato in Patria nel settembre 1933 col grado di col., fu inviato in Cina a capo di una missione di ufficiali istruttori, assolvendo anche l’incarico di capo di S.M. dell’Aviazione cinese. Promosso gen. di Brig. e rimpatriato nel 1935, l’anno dopo venne collocato a riposo d’autorità a soli 42 anni. Fu poi assunto come dirigente del polverificio «Stacchini». Dopo l’armistizio dell’8 settembre 1943 organizzò a sue spese bande armate operanti nelle zone dei Monti Prenestini e di Alatri. Fu arrestato dalle «SS» tedesche il 17 gennaio 1944, nel tentativo di strappare alla morte il direttore dello stabilimento arrestato in sua vece. Decorato anche di una M.A. al V.A., aveva conseguita la laurea in ingegneria aeronautica presso il Politecnico di Torino nel gennaio 1923.
  • Sabato Martelli Castaldi, n. 1896 Cava dei Tirreni (SA) 1896, m. 24 marzo 1944 Roma. Generale di Brigata aerea nella riserva.
    11 MARTELLI CASTALDI SABATODedicatosi senza alcuna ambizione personale e per purissimo amor di Patria all’attività partigiana, vi profondeva, durante quattro mesi di infaticabile e rischiosissima opera, tutte le sue eccezionali doti di coraggio, di intelligenza e di capacità organizzativa, alimentando di uomini e di rifornimenti le bande armate, sottraendo armi ed esplosivi destinati ai tedeschi, fornendo utili informazioni al Comando alleato, sempre con gravissimo rischio personale. Arrestato e lungamente torturato, nulla rivelava circa i propri collaboratori e la propria attività, affrontando serenamente la morte. Esempio nobilissimo di completa e disinteressata dedizione alla causa della libertà del proprio Paese. Roma, 23 ottobre 1943 – Fosse Ardeatine, 24 marzo 1944
  • Altre decorazioni: M.A. (Cielo del Piave, maggio-agosto 1918); M.E. (Loga, maggio 1917); M.E. (Cielo del Piave e del Tagliamento, agosto-nov. 1918).
    Nominato sottoten. del genio nel febbr. 1916 ed assegnato al I° rgt., raggiunse al fronte la 73^ comp. divisionale con la quale si distinse nel 1917 nel forzamento dell’Isonzo fra Auzza e Canale. Passato volontario in Aviazione, dopo aver ottenuto il brevetto di pilota da caccia, ritornò al fronte nel 1918 con la 4^ sez. «S.V.A.» meritandosi in oltre cento voli di guerra anche due encomi dal Comando dell’8^ A. Volontario in Libia nel 1919, comandò la 90^ squadr. del 22° gr. aeroplani. Rimpatriato per malattia, riprese servizio nel maggio 1920 presso l’Ispettorato dell’Aeronautica militare. Nel 1923, costituita l’A.A., entrò a farne parte come comandante di squadr. Promosso magg. nel 1926 assumeva il comando del 7° gr. autonomo da caccia, quindi, promosso ten. col. a scelta, passò prima all’Ufficio demanio e poi alla Segreteria tecnica dello S.M. Col. per merito straordinario nel 1938, comandò il 20° stormo; fu poi nominato capo di gabinetto del Ministero dell’Aeronautica, carica che tenne anche con la promozione a gen. di Brig. conseguita a scelta assoluta nell’ottobre 1933. Dopo aver comandata la 5^ Brig. aerea, venne collocato nella riserva a soli 39 anni nel 1935. Assunto quale impiegato nel Polverificio Stacchini ne divenne in breve tempo il direttore tecnico amministrativo.
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