Organizzazione operativa

L’Organizzazione operativa comprendeva l’insieme delle predisposizioni relative all’inquadramento delle Bande, il coordinamento dell’attività che le stesse dovevano svolgere, nonchè il complesso degli accorgimenti logistici necessari alla propria attività.
Questa Organizzazione nel gennaio 1944 era completa tanto che, allo sbarco alleato di Anzio, il Comando del Fronte dell’ Aeronautica poteva mettere a disposizione del Comando dei FF. CC. circa 1500 uomini, dei quali almeno una metà inquadrati in speciali Reparti di volontari di primo impiego.
Questi Reparti continuarono e migliorarono l’opera fino allora svolta nel campo del sabotaggio e nelle azioni di attacco e di disturbo in genere. Perfezionata l’Organizzazione operativa queste azioni ebbero un intenso sviluppo ad opera delle Bande esterne e di elementi inviati nei dintorni di Roma.
Al momento della ritirata tedesca furono effettuati, in alcuni casi, schieramenti tattici, mentre nuclei o elementi isolati parteciparono a veri e propri combattimenti che portarono alla liberazione di centri abitati prima dell’arrivo delle truppe alleate (Monterotondo) o ne evitarono il saccheggio (Montecelio-Guidonia).

L’Organizzazione Aeronautica , alla mobilitazione per la battaglia di Roma (3-4-5 giugno 1944) era forte di circa 2400 uomini, inquadrati nelle sottoelencate Bande, ognuna delle quali aveva nuclei dislocati nelle località a fianco segnate:

Banda FEDERlCO (Roma-Aeroporto dell’Urbe);
Banda GIOVANNOTTO (Roma-Magliana);
Banda ZUCCOLI (Roma);
Banda BRACCIO (Bracciano);
Banda CATTAPANI (Roma-Colli Albani);
Banda ELENA (Roma);
Banda FERRARIS (Guidonia-Montecelio);
Banda MILANO (Roma);
Banda GUERRA (Roma);
Banda ASMA (Roma).

PalliniSerg. Motorista Spartaco di Arturo Pallini. “Banda Cattapani” Com.te Generale D.A Ulisse Longo” Tessera n.° 1267 (per gentile concessione)

 Per ciascuna Banda, erano stati emanati i relativi ordini di operazione, in relazione agli obiettivi che il Comando Unico di Roma, secondo il piano di mobilitazione, aveva assegnato al Fronte Aeronautico. Questo, in vista dell’investimento alleato della Capitale, doveva occupare e presidiare gli aeroporti, i fabbricati e gli impianti di carattere aeronautico e cioè: Ministero, Caserma G. Romagnoli, Istituto Medico-Legale, Caserma Cavour, Comando 3″ Squadra Aerea, Comando S.A.S., sede Ala Littoria, sede LATI, Casa dell’Aviatore, Editoriale Aeronautico, Caserma S. Michele. All’esterno della Capitale si dovevano occupare gli Aeroporti dell’Urbe, di Centocelle Nord e Sud, di Ciampino Nord e Sud, di Guidonia, di Bracciano, di Vigna di Valle e il deposito di munizioni di Acqua Santa.
Furono inoltre costituite speciali squadre di azione che dovevano agire, in ausilio alla prevista azione di paracadutisti alleati su Roma.
Per l’occupazione degli obiettivi di cui sopra furono impiegati oltre 1400 uomini, mentre altri 800 furono destinati a compiti di ordine pubblico.