UGO Bernardo

UGO BERNARDO020di Angelo e di Gabriella Quaglia, nacque in Asti il 1° agosto 1604 e morì a Fenestrelle presso Torino il 18 settembre 1863.
Iniziò la vita militare nel Gorpo Reale d’Artiglieria il 25 settembre 1822, come cannoniere, guadagnando successivamente i galloni di caporale e di sergente.
Le spiccate qualità di ordine, di disciplina e di comando, sempre ed ovunque dimostrate, gli consentirono la meritata promozione a sottotenente il 24 ottobre 1837.
Alla vigilia della prima campagna di guerra contro l’Austria il 24 marzo 1848 fu promosso luogotenente di 2^ classe nella 1^ batteria da posizione. Con essa, al comando della 2^ sezione, combattè valorosamente a Monzambano il 9 aprile e prese parte attiva alle operazioni d’assedio alla fortezza di Peschiera. A S. Lucia il 6 maggio successivo fu decorato di una medaglia d’argento al valor militare conferitagli sul campo.
Nei combattimenti svoltisi successivamente sulle pendici sud-orientali delle alture moreniche del Garda, da Sommacampagna a Valeggio, dette rinnovate prove di audacia, di valore e di sereno sprezzo del pericolo.
Durante il ripiegamento dell’Armata, nella mattina del 4 agosto, con i pezzi in posizione nei pressi di Porta Romana per la difesa di Milano, resisté impavido con la batteria al fuoco concentrato di dodici cannoni austriaci recando a sua volta grave danno al nemico. Affrontò poi, un combattimento corpo a corpo con le fanterie avanzanti e riuscì, così, con pochi uomini, a trattenere il nemico, mentre i pezzi vennero posti in salvo su posizione più arretrata. Nello scontro rimase ferito e cadde prigioniero.
Con regio decreto 23 agòsto 1848, per il magnifico comportamento, fu decorato di medaglia d’oro al valore per essersi distinto a Staffalo, Sommacampagna, Berettara, Valeggio, Custoza, assedio di Peschiera e sotto le mura di Milano.
Restituito dalla prigionia e guarito della ferita, riprese il comando della sezione con la quale, poi, nella campagna di guerra del 1849, dette prova di valore nella sfortunata battaglia di Novara. Ferito ancora gravemente ottenne in tale circostanza una menzione onorevole.
Altra menzione onorevole ottenne in seguito per il coraggio dimostrato durante l’incendio manifestatosi per lo scoppio della. polveriera di Borgo Dora nel 1852.
Promosso capitano, nel 1856 fu destinato al reggimento artiglieria da piazza e poi addetto allo stato maggiore dell’artiglieria. Per tale incarico non ebbe la pos’sibilità di partecipare attivamente alla successiva seconda campagna d’indipendenza.


G. Carolei, G. Greganti, Le Medaglie d’oro al Valore Militare dal 1848 al 1870,  (a cura di), in Gruppo Medaglie d’Oro al Valore Militare d’Italia,  [Grafischena], Roma 1950, p.60.