1997 : A Zattaglia una stele in Memoria del “FRIULI”
In questa particolare giornata, che come da lunga consuetudine vede uniti in pellegrinaggio a celebrare i nostri mai dimenticati commilitoni caduti al nostro fianco, questa Stele – che doverosamente è a loro consacrata – noi l’affidiamo alle future generazioni.
Qui, alle spalle della chiesetta di Zattaglia, nel lontano 1945, c’era un campo di trifoglio rosso fu falciato , ne furono pre se due tornature – circa 3 mila metri fu sbancato, furono scavate le fosse e trasformato in cimitero di guerra. Giorno dopo giorno si popolò. I Caduti arrivarono avvolti in coperte, allineati, distesi sul retro della chiesetta; un grande telo li ricopriva, in attesa che il loro “abito funebre” a misura standard li vestisse: i “sarti-falegnami” del Genio Artieri erano in via Trebbio n. 12 stradina sul ponte del torrente Sintria,
sempre al lavoro. Su ogni tumulo, la croce, il castello “Friuli”, il nome quando l’aveva, perché su molti era scritto “ignoto” . Ignoto: sì a noi ma non a Dio.
I fiori sulle tombe non erano rose o tulipani ma fiori di campo, raccolti e posati da mani di madri, sorelle, spose, volontarie madrine di guerra idealizzate, ricevendo un silenzioso ringraziamento da chi giaceva. Oggi è il nostro Sacrario […] (Arrigo Salvaterra, Il Secondo Risorgimento d’Italia, nn.4-5-6, 1998, p.8)