OLIVIERI Giuseppe Venanzio

OLIVIERI GIUSEPPE091di Nicolò e di Virginia Bielati, nacque il 26 febbraio 1834 a Rossiglione Inferiore presso Genova e morì a Moncalieri presso Torino il 9 novembre 1891.
Studente universitario del 3° anno di matematica nell’Ateneo di Torino, fu ammesso, nel settembre 1855, col grado di sottotenente in servizio attivo nello stato maggiore dell’Arma di artiglieria.
Con la promozione a luogotenente nel 1858 passò al reggimento artiglieria da piazza e l’anno successivo prese parte alla seconda campagna d’indipendenza.
Promosso capitano nel marzo 1860 partecipò, al comando di una batteria del 1° reggimento, alla campagna nell’Italia meridionale. All’assedio di Gaeta, l’8 gennaio 1861, dette così brillanti prove di ardimento da meritare per la bella condotta tenuta al fuoco la nomina a cavaliere dell’Ordine Militare di Savoia.
Nella terza guerra d ‘indipendenza ebbe il comando della 9^ batteria del 5° reggimento da campagna, assegnata dapprima alla riserva generale, poi alla 3^ brigata d’artiglieria agli ordini del maggiore Dogliotti, per le operazioni nel Tirolo con i volontari di Garibaldi.
In valle Conzei, durante la ritirata dei garibaldini sotto la forte pressione del nemico, che aveva nella notte sul 21 luglio circondato e disperso un battaglione del 5° reggimento volontari, si ebbero due successivi combattimenti a Bezzecca e a Condino. La 9^ batteria contribuì ad arrestare l’avanzata degli Austriaci ed a facilitare l’ordinato ripiegamento dei volontari. Sotto il fuoco degli imponenti mezzi avversari l’Olivieri fu magnifico esempio di calma e di coraggio. Egli ordinò il ripiegamento della batteria dopo avere esaurito la dotazione di mitraglia e quando non poté più mantenere la posizione senza esporre i pezzi ed i serventi a certa ed inutile distruzione.
Al prode capitano fu conferita, con decreto 6 dicembre 1866, la medaglia d’oro al valore  per l’ammirabile slancio, sangue freddo ed intelligenza con cui seppe arrestare la marcia del nemico ed eseguire con vivissimo fuoco la ritirata, consumando tutta la mitraglia, dopo aver perduto un terzo dei serventi e dei cavalli dei pezzi. – Bezzecca, 21 luglio 1866.
Promosso maggiore nello stesso mese di luglio di quell’anno, rientrò allo stato maggiore dell’Arma. Poi, con la promozione a tenente colonnello nel 1875 e a colonnello nel 1879, ebbe il comando del 3° reggimento da campagna e successivamente la direzione dei Laboratori Pirotecnici di Bologna e di Capua. Nel 1884 assunse il comando del 14° reggimento e, due anni dopo, fu collocato in disponibilità, dopo aver ancora reso eminenti servizi all’Esercito ed al Paese.


G. Carolei, G. Greganti, Le Medaglie d’oro al Valore Militare dal 1848 al 1870,  (a cura di), in Gruppo Medaglie d’Oro al Valore Militare d’Italia,  [Grafischena], Roma 1950, p.222.